Un miliardo e 243 milioni. A tanto ammonta la differenza tra l’aumento dei depositi negli istituti di credito del territorio padovano e la diminuzione degli impieghi vivi destinati alle imprese, considerando gli ultimi dodici mesi. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha messo a confronto i principali indicatori del credito della provincia, di fonte Banca d’Italia – Camera di Commercio. E il quadro che ne emerge è a dir poco sconfortante. Limitandosi all’ultimo anno e prendendo come riferimento il terzo trimestre del 2015, il totale dei depositi è salito a21,095 miliardi di euro, crescendo dell’1.4% rispetto ai 20,809 del 30 settembre 2014, con un saldo positivo di 286 milioni. A fronte di questo dato, l’insieme degli impieghi vivi destinati alle imprese continua però a scendere drasticamente: al 30 settembre 2015 ammontavano a 14,533 miliardi, pari a 957 milioni in meno rispetto ai 15,490 dei dodici mesi precedenti (-6.2%). Allargando il confronto agli ultimi cinque anni, il bilancio è ancor più avvilente. Nel 2011, infatti, il totale degli impieghi vivi superava i 19 miliardi di euro (19,005 per l’esattezza): 4,472 miliardi più di oggi (-23,5%). E’ come se fosse stato “perso” più di un miliardo all’anno.
Ampliando l’orizzonte, nel confronto 2014-2015 si può notare come la provincia di Padova sia allineata alla tendenza regionale (-6,3% negli impieghi vivi), e presenti una riduzione più netta rispetto al dato nazionale (-5,1% in Italia). A livello settoriale, con riferimento ai tre principali macro-settori, la riduzione dei finanziamenti continua a essere più accentuata nelle costruzioni (-18%) rispetto a quanto avviene nei servizi (-4,7%) e nel manifatturiero (-4,2%). Ma sempre di saldo negativo si parla.
«La tendenza si conferma e a Padova è più accentuata rispetto ad altre aree del Paese perché, dove è radicato un sistema più forte di imprese, si sentono di più anche le ferite legate alle contrazioni del credito. Salgono i depositi, mentre per gli impieghi si può parlare di un vero e proprio tracollo, che non accenna a rallentare. Sommando l’aumento dei primi al calo dei secondi si arriva, appunto, a un miliardo e 243 milioni» commenta Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova. «Parliamo di soldi che potevano essere messi in circolo, liquidità che poteva essere destinata alle aziende e che invece è stata fagocitata dagli istituti di credito. Le banche si stanno ricapitalizzando proprio a scapito delle imprese che, oggi, avrebbero particolarmente bisogno di risorse per i propri investimenti e per coprire sofferenze. A fronte di questa tendenza ormai in atto da tempo, risulta più che mai necessario per gli imprenditori riuscire a cogliere le opportunità di finanziamento che si presentano. Nel corso del 2016 sono previste numerose forme di incentivo per le pmi venete, ma spesso gli imprenditori devono fare i conti con un vero e proprio labirinto normativo che rischia di allontanarli dalle risorse a loro dedicate».
SMART CREDIT 2016 – CONTRIBUTI PER LA CRESCITA DELLE PMI. Proprio per orizzontarsi tra finanziamenti europei, nazionali e regionali Confapi ha organizzato un incontro di approfondimento (giovedì 10 dicembre 2015 – ore 18.30 – Sala Consiliare, Comune di Cadoneghe – Piazza Insurrezione),animato da esperti in materia di agevolazioni fiscali, credito agevolato ed euro-progettazione. Tutti le informazioni sull’iniziativa sono disponibili a questo link: http://www.confapi.padova.it/notizie/archivio/novembre-2015/smart-credit-2016-contributi-per-la-crescita-delle-pmi/.
IMPIEGHI VIVI PER SETTORE – CONFRONTO 2011 / 2015 |
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2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
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MANIFATTURIERO |
6,127 |
5,470 |
5,113 |
4,976 |
4,768 |
COSTRUZIONI |
3,344 |
2,983 |
2,711 |
2,216 |
1,817 |
SERVIZI |
8,658 |
8,190 |
7,595 |
7,340 |
6,997 |
TOTALE |
19,005 |
17,552 |
16,351 |
15,490 |
14,533 |
Valori assoluti in miliardi di euro, al terzo trimestre di ogni anno
Elaborazione grafica Fabbrica Padova su dati Banca d’Italia – Camera di Commercio di Padova