Adalberto Chignoli, il promotore finanziario che il primo ottobre dello scorso anno uccise a colpi di pistola la figlia Camilla è stato condannato a 30 anni di carcere. La entenza è stata pronunciata dal giudice Cristina Cavaggion, che al termine del processo con rito abbreviato, ha accolto in pieno le richieste del pubblico ministero Paola De Franceschi. Camilla Chignoli aveva 22 anni.
L’uomo, arrestato nella notte del delitto poco lontano da casa dopo una inutile fuga durata qualche ora, durante l’interrogatorio del pm Paola De Franceschi non aveva saputo fornire una spiegazione valida del suo gesto. Non ricordava nulla di quel terribile pomeriggio. La figlia Camilla, appena laureata in Scienze Politiche, era una figlia modello che frequentava con convinzione la parrocchia del quartiere assieme a tutta la famiglia.
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