“Per quanto riguarda l’addizionale comunale irpef a Padova bisogna leggere i dati e le tabelle con molta attenzione e meno superficialita’ come invece hanno fatto i partiti di centrodestra e la Lega Nord” Ad intervenire sulla questione rovente della fiscalita’ comunale e’ Giorgio Santini, senatore democratico, capogruppo della Commissione Bilancio di Palazzo Madama Santini lancia con forza una vera e propria operazione verita’: “Bisogna ristabilire la realta’ dei fatti, dopo che questa e’ stata distorta dalla propaganda elettorale”.
“Il dato dell’addizionale media di 288 euro e’ fuorviante se letto da solo. – spiega il senatore – Chi lo fa commette un errore molto grave. Tutti sanno che l’aliquota percentuale e’ il vero indice che misura la pressione fiscale comunale. Padova (come si evince dalla Tabella 1) si trova alla trentaseiesima posizione per quanto riguarda l’aliquota effettiva percentuale. Il Comune di Varese, ad esempio, retto da anni dalla Lega Nord e’ il terzo comune italiano per pressione fiscale: l’aliquota effettiva e’ pari allo 0.75 per cento. Tra le piu’ alte in Italia e certamente maggiore dello 0,70 del Comune di Padova. A Varese, come in tante altre citta’, poi, l’addizionale e’ applicata al 75 per cento della popolazione, mentre nel Comune di Padova questa tassa si applica ad appena il 60 per cento della popolazione. Padova risulta tra i primi comuni d’Italia per quanto riguarda la No Tax Area relativa all’addizionale IRPEF: al quaranta per cento dei suoi cittadini non e’ richiesto il pagamento dell’addizionale comunale. Si tratta di una scelta fiscale ben precisa fatta per supportare in maniera chiara ed incontrovertibile i redditi medio bassi e bassi. Scelta tra l’altro confermata dall’applicazione della tassazione IMU – tra le piu’ basse d’Italia – e della Tasi: il Comune di Padova ha messo in atto con convinzione come politica di sostegno a chi e’ stato piu’ colpito dalla crisi economica in questi anni di difficolta’. Quella di Padova e’ dunque un amministrazione piu’ che responsabile ed equilibrata.
Prima di prendersela con il Comune di Padova, il senatore Massimo Bitonci si preoccupi di spiegare perche’ in una citta’ come Varese, governata dalla Lega, le aliquote percentuali sono altissime e le esenzioni minime.