Un incontro durante il quale si è trattato a 360 gradi i temi principali riguardanti l’Università italiana. C’era anche il Rettore Giuseppe Zaccaria, membro della giunta CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), all’incontro con il Ministro dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università Stefania Giannini, tenutosi a Roma ieri pomeriggio.
Ecco i principali argomenti trattati da e col Ministro:
• Semplificazione e delegificazione per favorire l’azione degli Atenei nelle rispettive autonomie;
• Un nuovo sistema di ripartizione delle risorse, basato sui costi standard e sulla premialità, che tenga conto anche delle variabili territoriali e preveda percorsi per gli atenei in difficoltà;
• Margini più ampi di autonomia alle Università con migliori indicatori di sostenibilità economica.
• Una rivisitazione del meccanismo dell’assegnazione dei punti-organico che consenta una programmazione certa ed equilibrata del reclutamento con maggiore flessibilità per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato.
• Una revisione dell’abilitazione nazionale che la renda più semplice, più regolare e più vicina alle competenze delle aree disciplinari tecnico-scientifiche, da un lato, e umanistico-sociali, dall’altro.
• La necessità di un piano straordinario per l’assunzione di giovani ricercatori.
• Il rilancio dei dottorati, con particolare riguardo per i dottorati industriali al fine di incentivare il trasferimento alle imprese delle high skills accademiche.
• L’avvio di una nuova fase per i test di accesso alle discipline medico-sanitarie per la quale valutare insieme alla CRUI forme e modalità diverse da quelle attuali.
«Sono, e siamo come Rettori, favorevoli ad ogni forma di semplificazione delle regole e ad una maggiore flessibilità nella vita degli Atenei: una battaglia, quella contro l’eccesso di burocrazia, che porto avanti con forza personalmente da tempo, si tratta ora di compiere il passo decisivo da una mera enunciazione ad un effettivo sgravio burocratico per gli Atenei – spiega Giuseppe Zaccaria, Rettore dell’Università di Padova – allo stesso tempo seguiamo con estrema attenzione e vigilanza gli sviluppi per quanto riguarda due nodi cruciali, il reclutamento dei nostri giovani ricercatori e il nuovo modello premiale di finanziamento, sul quale è già aperto un tavolo di discussione: c’è bisogno assoluto di stringere i tempi.
Per quanto riguarda le precisazioni del Ministro sul test d’ingresso a medicina: bene la volontà di mantenimento del numero programmato, come annunciato oggi, rimangono forti preoccupazioni per le ricadute logistiche dell’ eventuale modifica del sistema attuale, scelta che per la rilevanza del suo impatto, va ponderata e sviscerata d’intesa con la CRUI.
Faccio infine mie le parole del presidente della Conferenza, Stefano Paleari: apprezziamo l’intenzione del Governo di affrontare alcuni nodi cruciali, come quello dei giovani, ma rimane da risolvere il problema delle politiche finanziarie finora intraprese, con il taglio previsto per il 2015 di 170 milioni di finanziamento che rischia di diventare pietra tombale anche per le migliori intenzioni».