No alla “pratizzazione” – ci si passi il neologismo – di piazzale Pontecorvo. Lo afferma, senza tanti giri di parole, il consigliere dell’Ascom Confcommercio di Padova, Pierpaolo Varotto che a Pontecorvo gestisce una fioreria.
“Non vi è dubbio – spiega Varotto – che chi lavora e vive a Pontecorvo sia d’accordo con chi propone soluzioni e idee per migliorare ad esempio l’illuminazione dell’area, lo stato del manto stradale, la manutenzione ottimale del verde pubblico, l’adeguamento della segnaletica e altri interventi di carattere pratico. Ma da questo a chiedere di ridurre ancora di più il passaggio veicolare di una zona già fortemente penalizzata nella viabilità e addirittura trasformare in prato una fetta di strada ce ne passa”.
“Quest’area – continua Varotto – nel corso degli anni ha subito molte trasformazioni, e come in tutte le zone della città ha bisogno di interventi di mantenimento e di rivitalizzazione. Ben vengano le iniziative che sono espressione di un comune sentire da parte di gruppi che si riuniscono per cercare il bene comune ma non quelle che non sono minimamente condivise”.
Sulla questione interviene anche il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin.
“Pontecorvo – sottolinea il presidente – è una zona dove insistono molte attività. Logico che l’area meriti di essere non solo valorizzata ma anche preservata. Non dunque un parcheggio, ma nemmeno un’area dove l’accesso sia impedito”.
“Se vogliamo dirla tutta –conclude Varotto – le 40/50 attività commerciali presenti nella zona hanno bisogno di lavorare, non di chiudere e lasciare spazio a delinquenza e degrado. Con i tempi che corrono credo che l’unica direzione da percorrere sia quella della valorizzazione e salvaguardia dell’esistente”.