L’aveva detto nei giorni scorsi: “L’esperienza dei Navigli e dei Bastioni non può costituire un problema di ordine pubblico. Lo spritz deve essere un “brand” che la città deve saper gestire per diventare un “plus” della padovanità”
Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio torna sull’argomento. Lo fa all’indomani della notizia del minore “beccato” con un documento contraffatto, notizia che seguiva di qualche giorno l’”autodenuncia” dell’organizzazione sia dei Navigli che dei Bastioni che lamentava una sorta di situazione fuori controllo.
“Se è lo stesso Federico Contin – spiega il presidente dell’Ascom – che dichiara che 3/400 ragazzini si ubriacano, fumano spinelli, tirano coca e fanno sesso nei bagni, vuol dire che siamo ad un punto di non ritorno. Credo pertanto che spetti all’amministrazione comunale, che trovo sensibile non solo al tema della sicurezza ma anche a quello della salute dei nostri ragazzi e alla promozione turistica, avocare a sé l’organizzazione degli spazi estivi mettendo “a bando” la possibilità per i bar di partecipare all’iniziativa”.
Il tutto in un contesto più ordinato, più controllato e con un’offerta migliore e più ampia che non riguardi solo la sera ma l’intera giornata.
“Chi si trova a passare la mattina lungo il Piovego – continua Bertin – vede oggi gente che passeggia e studenti intenti sui libri. Perché non offrire loro occasioni di ristoro anche durante la giornata?”
Dunque una “rivoluzione copernicana” dello spritz che, come ha più volte sottolineato lo stesso presidente dell’Ascom, non può lasciare ai margini né i locali del centro, né quelli dei quartieri.
“In tal senso – conclude il presidente dell’Ascom – abbiamo avuto contatti con numerosi operatori del settore che ci hanno ribadito l’urgenza di una rivalutazione del “fenomeno spritz” che nell’accezione dei turisti è un “plus” della nostra città ma che noi, purtroppo, continuiamo a vivere come un problema”.