Forse più 90 che 85 mila persone. “Padova la Notte dei Colori” è stata un successo. “Alle 23 – commenta un soddisfatissimo Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova ed ideatore della manifestazione – in piazza dei Signori era persino difficile camminare, stesso discorso per via Roma”.
Moltissimi i negozi aperti (hanno aderito all’iniziativa anche le griffe di via San Fermo) ma soprattutto moltissima la gente accorsa per ammirare i monumenti illuminati ma anche per fare qualche spesa e risollevare, così, una stagione dei saldi partita un po’ in sordina complice anche il tempo non certo favorevole.
“In dieci giorni – continua Bertin – grazie all’incondizionato appoggio dell’amministrazione comunale, che ha coinvolto la Camera di Commercio e le altre associaizoni, siamo riusciti a mettere in piedi una manifestasione che è riuscita ad emozionare”.
Ed in effetti quando, in una splendida piazza dei Signori alla quale facevano da quinta una loggia della Gran Guardia rossa come il fuoco ed un palazzo del Capitano cangiante, le luci di contorno si sono spente ed un faro ha illuminato il quadrante dell’orologio di Jacopo Dondi, l”oooh!” che si è levato dalla piazza è stato uno spettacolo nello spettacolo.
“I risultati delle vendite – aggiunge Franco Pasqualetti, vicepresidente vicario dell’Ascom e presidente di Federmoda Padova – li conosceremo solo nei prossimi giorni, ma intanto registramo con favore due fatti inconfutabili: Padova è una stupenda città in grado di attrarre e venerdì sera, in centro, c’erano i giovani, ma c’erano soprattutto le famiglie che hanno potuto godersi la città in tutta tranquillità”.
E che le famiglie siano state un elemento decisivo nel risultato della “Notte dei Colori” lo testimonia l’entusiasmo con cui i più piccoli hanno accolto la possibilità di “immergersi” nei colori proposti da Assonidi Ascom, la cui presidente, Doriana Mason, sfoggiava un invidiabile costume da clown.
Bene anche le visite guidate ed il battello “Casanova” sul Piovego. Ottimo riscontro poi per gli spettacolini allestiti nei vari punti del centro e grande apprezzamento per le arpiste che hanno dato un tocco di classicismo ad una serata che ha visto i pubblici esercizi stracolmi fin quasi alla chiusura fissata per le 2.
“Se consideriamo che il tempo per l’organizzazione dell’evento è stato veramente esiguo – aggiunge Bertin – direi che il successo è a dir poco straordinario. Questo significa che Padova è un “brand” che possiamo spendere sul mercato dell’offerta turistica e commerciale con convinzione. Basta avere idee e metterle a frutto. E’ stato così per il Black Friday, sul quale in pochi credevano, è stato così per la “Notte dei Colori”, due appuntamenti che adesso devono diventare un classico del calendario padovano e devono solo poter crescere in qualità e quantità per ciò che concerne le iniziative collegate. In questo senso sarà nostro impegno coinvolgere anche quelle aree della città che, per esiguità di tempo, non abbiamo potuto promuovere come avremmo voluto”.
Insomma una grande “Notte dei Colori” col commercio a fare da traino anche per il turismo. “Ed il turismo – conclude Bertin – dovrà fare da traino per il commercio. Sono due facce di una stessa medaglia che Padova deve appuntarsi al collo”. Se sarà una medaglia d’oro lo diranno i prossimi mesi.