Giancarlo Galan iscritto al Grande Oriente d’Italia, massone in sonno dopo il mandato d’arresto. Lo scrive Giovanni Viafora che firma un articolo sul Corriere del Veneto di oggi. Ne riportiamo la prima parte.
L’ex Doge massone dal 1987
Ora annuncia alla Loggia che «è entrato in sonno»
L’addio due giorni dopo gli ordini di arresto
PADOVA – Liberale, anticlericale, liberista, e in certi casi, per sua stessa ammissione, pure libertino. Ciò che pochi sapevano, però, è che Giancarlo Galan fosse anche massone. In particolare, affiliato al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, l’ordine iniziatico più antico e più importante del Paese. Da tempo si vociferava dell’appartenenza dell’ex governatore del Veneto alla fratellanza massonica; ma mai se ne aveva avuta conferma. Nei giorni scorsi, però, è accaduto un fatto preciso che ha porta la circostanza all’evidenza pubblica: Galan, il 6 giugno, proprio due giorni dopo gli arresti della procura di Venezia per lo scandalo Mose, ha chiesto alla propria loggia di appartenenza, quella di Padova, di «entrare in sonno». Cioè di allontanarsi dall’obbedienza (nella massoneria, che è un ordine iniziatico, non si parla mai di dimissioni, perché dopo la «solenne promessa sul libro della legge» si resta massoni a vita; ma la scelta più grave e suprema che un affiliato può prendere è appunto quella di «mettersi in sonno», ossia di abbandonare anche temporaneamente i riti e le riunioni).
Della decisione di Galan è stato informato anche il nuovo Gran Maestro Stefano Bisi (toscano, eletto appena lo scorso marzo al posto di Gustavo Raffi), che è la più alta autorità tra i «liberi muratori». Galan, dunque, a seguito dell’inchiesta per tangenti che lo ha coinvolto, prima ancora di valutare la propria posizione negli incarichi pubblichi (in primis quello di parlamentare), ha voluto fare i conti con la propria «fratellanza». L’ex presidente della Regione, riferiscono fonti interne a Palazzo Giustiniani, si era affiliato al Grande Oriente d’Italia nel lontano 1987, appena trentunenne. All’epoca, dopo gli studi in Giurisprudenza a Padova e il master in Business administration alla Bocconi, Galan si era da iscritto al Partito Liberale ed era stato assunto a Publitalia ‘80, la concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset. (l’articolo continua nell’edizione del Corriere del Veneto in edicola oggi)