“Oggi, inaspettatamente, l’Assessore all’Ambiente, Maurizio Conte ha risposto all’interrogazione che, insieme al collega Pipitone, ho presentato lo scorso 22 maggio in cui chiedevo alla Giunta Zaia di intervenire per scongiurare la chiusura dei laboratori di analisi dell’Arpav a Padova, destinati, secondo il piano di riorganizzazione varato dalla Regione, a trasferirsi a Venezia. Purtroppo, l’assessore Conte ha risposto negativamente su tutta la linea e ha manifestato la chiara e precisa intenzione di proseguire con il piano di trasferimento”. A dirlo il consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante che attacca frontalmente la scelta di privare Padova del presidio dell’agenzia regionale di protezione ambientale.
“Si tratta dell’ennesimo furto di un’eccellenza per Padova – prosegue in una nota che diffondiamo integralmente, Piero Ruzzante, ricordando che la sede Arpav di Padova è Centro Nazionale di riferimento per le analisi dell’aria – ancora un altro danno alla città, alle prospettive occupazionali di centinaia di giovani laureati usciti dalla nostra Università e alla tutela della salute dei cittadini padovani.
Ma non solo: si tratta anche dell’ennesimo schiaffo tirato ai lavoratori, chiamati ancora una volta a sostenere il peso di una riorganizzazione, come quella decisa dalla Regione riguardo all’Arpav, che ricadrà interamente sulle loro spalle: non di chi ha fatto, per esempio, raddoppiare in questi anni i costi della Sede di Treviso, non di chi ha creato un autentico “buco nero” nella sede di Vicenza, non di chi, irresponsabilmente, ha aumentato negli anni il numero dei dirigenti. Come al solito, i danni di altri, li pagheranno i lavoratori, quelli di Padova, che non c’entrano proprio nulla con i guai dell’Arpav.
E infine, si tratta dell’ennesima dimostrazione che il Sindaco Bitonci, quando si tratta di difendere Padova, conta come il due di bastoni a briscola, ossia zero. Ce lo ricordiamo tutti – vero? – quando in campagna elettorale incontrò i lavoratori dell’Arpav che manifestavano contro il trasferimento, promettendo loro che sarebbe intervenuto presso Zaia e la Regione e avrebbe fatto cambiare idea e decisione alla Lega. Io stesso, ritenendo il suo impegno vero, l’avevo citato nell’interrogazione. Assicuro che a sentir oggi le parole trancianti dell’Assessore Conte, dell’opera di convincimento di Bitonci, non c’è stata proprio traccia.
Il neo-sindaco ed esponente leghista ha ancora un’ultima possibilità: già domani, potrebbe andare in votazione una mozione a firma Ruzzante, Peraro, Pipitone, Bortoli, Padrin, Bozza e Sinigaglia con cui si chiede alla Giunta di intervenire per evitare questo trasferimento. Siccome il nodo è costituito proprio dalla Lega, dall’assessore Conte in primo luogo, ma anche da Zaia e dai consiglieri leghisti in maggioranza, il sindaco Bitonci ha ancora la possibilità di dimostrare di contare ancora qualcosa all’interno della Lega. Li chiami e li inviti a votare a favore della mozione. Sarebbe questo, il suo primo vero intervento a beneficio di Padova, dopo un mese di disastri e chiacchiere”.