Al momento sono già 250, ma è un numero destinato a crescere: sono gli studenti stranieri dei programmi Erasmus Mundus, Scienza senza frontiere e di accordi bilaterali hanno scelto per quest’anno Padova come meta di vita di studi. Fortemente simbolico il primo impatto con l’Università: gli studenti sono stati accolti nell’Aula Magna di Palazzo Bo dal Rettore Giuseppe Zaccaria, dal Vicesindaco del Comune di Padova Eleonora Mosco e dal prorettore dell’Università con delega alle Relazioni Internazionali Alessandro Martin.
I giovani che hanno affollato l’Aula Magna provengono per la maggior parte da Paesi non appartenenti all’Unione Europea (all’UE è dedicato il programma Erasmus Plus). Dalla Cina alla Tunisia, dal Brasile all’Etiopia, passando per Filippine, Honduras, Argentina: sono oltre 40 le nazionalità di provenienza degli studenti. È come se si prendesse un planisfero o girasse un mappamondo e, in ogni Paese dove cade lo sguardo o si ferma la mano, si trovasse una realtà che manda all’Università di Padova i propri ragazzi a studiare.
Ecco i numeri parziali: 35 studenti arrivano da accordi bilaterali con Atenei esteri, 144 dal programma Erasmus Mundus, 69 dal programma Scienza senza frontiere.
«Sono profondamente onorato di essere qui con voi – ha detto Zaccaria – in questa giornata che rappresenta un’opportunità di familiarizzare con l’Università di Padova, il suo personale, la sua offerta. In questo periodo pieno di sfide, la mobilità degli studenti diventa ancor più fondamentale perché vi offre l’opportunità di crescere, di aumentare le vostre competenze globali e trasversali, molto richieste da un mercato del lavoro in continua e costante evoluzione.
Questo è il motivo per il quale l’Università di Padova è fortemente impegnata nell’internazionalizzazione e continuerà, sempre con maggiore forza, la partecipazione a programmi internazionali. Tutte queste iniziative hanno finora dato risultati fruttuosi, come testimonia il numero crescente di studenti internazionali che vengono a Padova per studiare sia per un intero corso di laurea o semplicemente per un periodo di mobilità. Vi auguro un periodo fruttuoso di crescita sia dal punto di vista accademico e professionale, sia da quello personale».
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