“Spero che questa volta il sindaco Bitonci faccia sul serio; la sua promessa elettorale di non far aprire la sala giochi di via Lanari non è stata mantenuta. Non ha rimosso le SLOT machines nemmeno dal bocciodromo comunale”. A puntare il dito sulla situazione è il senatore padovano del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi.
“Sulla regolamentazione degli orari il Comune di Milano ha appena perso la causa al TAR – aggiunge Endrizzi – Vedremo se Bitonci avrà esito diverso. Io me lo auguro. Sul gioco d’azzardo non si può stare a guardare ciò che tutti i partiti hanno colpevolmente permesso a partire dagli anni novanta, con responsabilità ben spartite tra centrodestra e centrosinistra e pure la Lega, e che ha visto il ministro Tremonti in prima fila appena 5 anni fa, introducendo sul mercato le ancor più micidiali Videolottery (VLT) che stanno addirittura soppiantando le slot machines.
Abbiamo una intera generazione ormai abituata a puntare sull’azzardo anziché scommettere su se stessa; Da una indagine è emerso che moltissimi minorenni giocano d’azzardo e quasi l’8% del quindicenni lo fa in modo problematico. Più precoce è l’inizio, più aumentano le probabilità di sviluppare patologie e in forme mediamente più gravi. La pubblicità e le sponsorizzazioni sportive hanno una grande capacità di attrarre giovani, guardate in TV l’intervallo di una partita di calcio e vene renderete conto.
Insieme con il collega Massimo Baroni della Camera ho elaborato una proposta di legge sul gioco d’azzardo che affronta il problema a 360 gradi.
Prevede maggiori poteri ai sindaci nell’autorizzare l’apertura di nuove sale, modulare gli orari di apertura. Vietare la pubblicità e le sponsorizzazioni. Introduce un tesserino elettronico obbligatorio per giocare d’azzardo, più efficace della tessera sanitaria per impedire il gioco ai minori e nello stesso tempo il riciclaggio di denaro malavitoso.
Impone trasparenza da parte delle società concessionarie, rispetto alle infiltrazioni mafiose e aumento la tassazione che oggi è inaccettabilmente agevolata; dobbiamo considerare che il denaro viene sottratto ai consumi alternativi e alle imprese italiane che producono beni essenziali epr il mercato interno; lo Stato perde quindi circa 4 miliardi di l’IVA che ne deriverebbe e poi nessuno conta i 6 miliardi di costi sociali e sanitari.
Infine (ma potrebbe essere il primo punto) il divieto per la filiera del gioco d’azzardo di finanziare partiti e politici. Se oggi siamo in questa situazione è perchè le lobby del gioco d’azzardo hanno messo a libro paga chi dovrebbe invedce lavorare per i cittadini.
La proposta di legge è ora depositata su LEX il nostro portale interattivo; per due mesi tutti i cittadini possono contribuire a migliorarla ed infine verrà depositata contemporaneamente al Senato ed alla Camera”.