Sole speldente, temperatura ideale, giochi contro la penultima, che anche se si chiama Triestina, paura non può fare più di tanto, pensi entrando all’Euganeo. Ed invece contro gli alabardati è stata molto più dura del prevedibile. Tanta quantità da parte dei biancoscudati nel corso della prima mezzora con cinque occasioni che finiscono sul taccuino dei cronisti a marca Segato, Mazzocco, Tiboni e Cunico.
Insomma, corale ma poco preciso il Padova che va anche in goal con il capitano alla mezzora esatta. Peccato che il capitano faccia come Maradona contro l’Inghilterra e provi quindi ad aggiungersi con una mano quella spanna che la natura non gli ha dato. L’arbitro se ne avvede e lo ammonisce. E pazienza se l’Euganeo era già esploso di gioia con i suoi cinquemila e passa spettatori. Nel secondo tempo esce Tibni, entra “El rulo” Gustavo Ferretti, lontano dal campo del Padova da un mese.
Tripudio della curva per il ritorno dell’argentino, protagonista delle prime gare del biancoscudati con una media goal/presenze da spavento. Si vede che ha voglia di ricominciare il discorso da dove lo ha interrotto una contrattura, el rulo. Tre minuti dall’inizio del secondo tempo è in area a contendersi il pallone con Mazzocco (sì, col suo compagno di squadra) dopo il tapin conseguente a un gran tiro di Segato dal limite ed una strepitosa parata del portiere Di Piero. Al quinto ancora el Rulo pericoloso di testa sugli sviluppi di un bel cross di Busetto. Per la prima parte della ripresa lo schema è sempre lo stesso: Busetto porta su i palloni sulla fascia e crossa in mezzo. Portiere, difensori ed anche attaccanti della Triestina spazzano l’area fino al prossimo assalto.
Poco prima del ventesimo Parlato toglie Segato, fin qui comunque positivo, e mette Dionisi per cercare un po’ più di proiezione offensiva. Anche perchè l’Altovicentino sta regolando i conti con il Mori Santo Stefano e quindi a maggior ragione bisogna cercare di infilare la nona.
Al 23esimo l’occasione più nitida della seconda metà di gara: Segato batte un corner col contagiri, Thomassen stacca di testa ma mette a lato d’un soffio. Qualche brivido arriva da un contropiede portato avanti con forza dal massiccio Kabangu, ma davanti si trova Dionisi che lo imbriglia sventando un pericoloso 3 contro 2. A sette minuti dalla fine Aperi toglie le castagne dal fuoco e fa esplodere l’Euganeo con un preciso fendente su un dritto per dritto. Al 41esimo Nicolini fa fallo in area: è rigore con espulsione. Sul dischetto va Bez che spiazza Petcovic tirando perfettamente all’incrocio destro della porta. Quattro i minuti di recupero e sono 240 secondi con il cuore in gola. Se fosse un film segnerebbe Rulo Ferretti in rovesciata all’ultima azione utile e invece tramonta il sole sulla vittoria del Padova che deve accontentarsi di un pareggio rocambilesco. Rimane primo, rimane imbattuto, ma adesso a pari punti con l’Altovicentino.