Pellegrino alla basilica di Sant’Antonio da Padova a 101 anni: la storia dell’alpino Cristiano Dal Pozzo

 

Un pellegrino eccezionale è tornato a far visita al suo amico sant’Antonio: Cristiano Dal Pozzo, patriarca degli Alpini e anche della famiglia antoniana. A raccontare la storia su facebook è il rettore della Basilica Antoniana padre Enzo Poiana. La foto qui a fianco è tratta dal profilo social del rettore. “Lo scorso anno lo abbiamo festeggiato alla grande qui in Basilica per il suo 100° compleanno – scrive Poiana su facebook – Oggi di anni ne compie 101. Auguri caro amico alpino Cristiano. Sono felice di aver festeggiato anche quest’anno il tuo compleanno insieme a te e ai tuoi cari nella casa del tuo amico Antonio. Si può dire che hai davvero la pelle dura, nonostante tutte le prove che la vita ti ha riservato specie negli anni della seconda guerra mondiale e quelli immediatamente precedenti.
Infatti, da quando sei ritornato incolume dalla campagna di Abissinia, dalla seconda guerra mondiale e dalla prigionia nel campo di concentramento di Linz (Austria), per mantenere fede ad un voto, il 1 dicembre, giorno del tuo compleanno, con il sole o con la pioggia, con la neve o con il ghiaccio, in salute o in malattia hai mantenuto fede al voto fatto ed sei sempre venuto a trovare e ringraziare il suo amico sant’Antonio.
La tua storia è una di quelle storie che appartengono alla grande famiglia degli Alpini, a cui anch’io mi onoro di appartenere, un Alpino del deserto. Sei uno dei reduci della Guerra in Abissinia, hai visto anche il teatro di guerra di El Alamein, e della seconda guerra mondiale.
Oggi. dopo aver messo come sempre la tua mano sulla tomba del Santo, ed aver colloquiato con lui come se lo avessi davanti, hai partecipato devotamente alla S. Messa delle 11.00. I frati sono stati lieti di averti avuto graditissimo ospite anche a mensa nel nostro refettorio, come avviene da alcuni anni, per festeggiare insieme il tuo compleanno. E tu in segno di riconoscenza ci hai fatto dono di alcuni sacchi di patate della tua terra, e ci hai raccomandato di usarle per fare i gnocchi. E noi speriamo che in cucina le trattino bene.
Che Dio ti benedica e il Santo ti protegga, caro amico alpino Cristiano. Come ebbi modo di dirti sei diventato non solo un patriarca degli alpini, a anche della grande famiglia antoniana”.