Ha ragione il sindaco Massimo Bitonci quando dice che Padova è “una città che ancora non ha risolto numerose contraddizioni e difficoltà, legate anche alla crisi economica, che rischia di diventare insopportabile quando si trasforma in crisi di relazioni e di fiducia nell’altro”. Da capire se questa crisi di relazioni verrà migliorata dai suoi blitz alla mensa dei poveri, dall’indicare i musulmani che pregano come persone indesiderate.
Ha ragione il sindaco quando ricorda Giovanni Paolo II invitava a “non avere paura”. Invitava, il grande Papa a non aver paura di aprire anzi spalancare le porte del proprio quore a Cristo ed alla sua salvatrice potestà, aprire i confini agli Stati, aprire i sistemi economici”. Questo augurio di Papa giovanni Paolo II si è verificato, ed ora il risultato è nelle nostre strade, nelle case e nelle scuole dove i bambini di diverse origini crescono l’uno a fianco all’altro senza percepirsi stranieri. Almeno fino a quando qualcuno non inizia a delirare di “padroni a casa nostra” e “tornino a casa loro”. Slogan che, almeno per un giorno, non abbiamo sentito a Padova. Fosse l’8 dicembre tutti i giorni …
Alberto Gottardo