Ascom risponde all’assessore Grigoletto: “Chi ama Padova non può fare il settario”

 

In relazione al ripescaggio dopo una prima esclusione del progetto firmato Acc e amministrazione comunale di Padova, finanziato dalla Regione solo dopo che si sono trovate ulteriori disponibilità nelle pieghe del bilancio, l’Ascom risponde all’assessore Stefano Grigoletto che oggi a mezzo stampa spara a palle incatenate contro le associazioni di categoria storiche del commercio. (clicca qui per leggere l’articolo)
“Sono 70 anni che lavoriamo per la città e per la provincia. Se dunque la città riesce a portare a casa altri fondi per rendere più appetibile il comparto del commercio e del turisno cittadini noi non possiamo che essere soddisfatti. Varranno per il commercio ed il turismo che noi continueremo a rappresentare per i nostri prossimi 70 anni e che continueremo a difendere da una politica nazionale e locale che alle imprese guarda troppo spesso come fonte ineusaribile di nuove tasse!”
Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, commenta la decisione della Giunta regionale di ampliare il numero dei beneficiari dei fondi pubblici per i distretti commerciali partendo da una considerazione: “Noi non siamo mai “contro” qualcosa, siamo sempre “a favore”. Come abbiamo fatto in tutti questi anni che hanno visto la Regione approvare i nostri progetti (via Porcihglia è uno di questi), così abbiamo fatto anche quest’anno risultando vincenti in graduatoria “uno” in molti comuni che hanno ritenuto di potersi avvalere della nostra esperienza e professionalità. Padova ha creduto opportuno affidarsi ad altri che non hanno saputo garantire il medesimo risultato, ma questo non significa che se la Regione ha trovato altri fondi per dare origine ad una nuova graduatoria degli esclusi, noi non si sia contenti. Chi ama la città non può mai fare il settario, così come chi ama il commercio cittadino non potrà mai essere contento se, ad esempio, si vogliono creare nuovi centri commerciali. E’ una questione di visione di lungo respiro e l’Ascom, in questo senso, ha tutte le carte in regola per guardare avanti. Settant’anni di storia sono una garanzia per le imprese che sanno che sulla nostra organizzazione possono contare e sono una garanzia di successo per le amministrazioni che nell’Ascom hanno riposto la loro fiducia”.