Ciao Loris Ravazzolo, eri un leone con un cuore così

 

Loris Ravazzolo non era solo un meccanico. Per come l’ho conosciuto io era anche un po’ guerriero e un po’ filosofo. Certamente una persona che ha vissuto la propria vita pigiando sempre sull’acceleratore. E come purtroppo spesso succede, specie a chi vive con entusiasmo e brio ogni attimo, la candela dell’esistere per lui si è spenta presto. Aveva urlato in tv e sui giornali, senza che la paura di metterci la faccia nemmeno lo sfiorasse, tutta la sua rabbia contro un sistema che stritola i più piccoli. Se lo chiamavi per una mobilitazione, uno sfratto da far rinviare, una trasmissione di protesta a cui partecipare, Loris Ravazzolo c’era sempre. Con la Costituzione in mano spiegava perchè secondo lui si stavano tradendo i valori stessi su cui si fonda la nostra Repubblica quando si chiede ai cittadini più di quanto possono dare allo Stato e quando ci sono due pesi e due misure tra i piccoli e i forti, o anche solo furbi. A volte ti facevi prendere dall’entusiasmo per i valori in cui credevi, a guardare questo video non mi pare nemmeno possibile di non vederti più ruggire.Eri un leone, Loris, ma anche una persona che amava la natura. Cambiandomi l’olio sotto Natale mi raccontò della soddisfazione di avere due figlie che avevano saputo trovare la propria strada nelle professioni, della nostalgia per la vita nei campi, della curiosità verso il mondo e della pena che gli dava non poter più viaggiare come un tempo. Dovevamo metterci mezz’oretta, siamo stati insieme più di tre ore, a ridere e scherzare.Lavorando per anni con le mani nei motori, smontando e rimontando gli ingranaggi si domandava il perchè certi meccanismi nella società si stessero rompendo. E quando hai scoperto che anche per il tuo motore rimanevano pochi chilometri hai scritto queste frasi, di una lucidità e di un coraggio che mi commuove: 26 gennaio 2015 un giorno che non vorrei fosse mai arrivato, ma questo giorno era lì segnato che nel calendario del tempo che passa che mi aspettava, mi aveva fissato un inderogabile appartamento. Un appuntamento che non posso eludere, un appuntamento che segna il confine fra il vivere e l’esistere, da oggi nulla sarà come ieri, progetti, sogni, speranze, immagini, ecc., si sono fermati la. Oggi esito, domani? ? Ciao Loris è stato un piacere conoscerti.

Alberto Gottardo