Lunedì 2 marzo tutti i dipendenti del Credito Cooperativo si uniranno nello sciopero nazionale contro la decisione unilaterale di Federcasse di dare disdetta e successiva disapplicazione dei Contratti Nazionali e Regionali.
Sono 37.000 le lavoratrici e i lavoratori di questo settore, 5.000 in Veneto. Si asterranno dal lavoro e scenderanno in piazza per difendere il loro diritto ad avere un Contratto.
I dipendenti delle Bcc del Veneto manifesteranno a Padova davanti alla sede di Federveneta, in via Longhin 1, a partire dalle 9.30 e fino alle 13. Sono attesi almeno 1000 manifestanti.
“Il Contratto collettivo nazionale – dichiarano i Segretari provinciali di Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sincra/Ugl Credito, Uilca – deve rimanere l’elemento inderogabile a difesa dell’occupazione e delle condizioni di lavoro.
Siamo disponibili ad affrontare i problemi del nostro settore partendo dalle vere cause. Non possiamo accettare che si scarichino sui lavoratori responsabilità che vanno cercate altrove. Non possiamo accettare riforme imposte a colpi di decreto che impongono la trasformazione delle BCC da società cooperative a spa, con i conseguenti esuberi di personale e l’allentamento dei legami con i territori.
Vogliamo rimanere bancari al servizio della nostra gente, dei nostri soci, dei nostri clienti.
Pretendiamo che i nostri Presidenti dimostrino con fatti concreti e documenti scritti che continueranno ad applicare gli attuali contratti fino alla sottoscrizione dei rinnovi, come hanno scelto di fare con grande senso di responsabilità i loro colleghi Presidenti dell’Alto Adige”.