In primo piano nella foto c’è Alberto Benetton, in mano ha una targa. La targa ricorda suo padre Stefano, anima del movimento del baseball padovano che trovavi sempre ai tornei amatoriali o seduto in prima fila dietro la casa base con i piedi sulla muretta, a tifare prima per il Bellamio e poi per il Tommasin Basebal,l come si chiama adesso che è in Ibl e addirittura farà, la piccola squadra con campo di casa in via del Plebiscito, i play off scudetto. Un gruppo di amici di Stefano i play off scudetto in un certo senso li ha vinti sabato e domenica. Due giorni affollati sul campo che anche Stefano ha calcato tante volte. Come tutti quelli che hanno partecipato al primo memorial in suo onore, sul campo c’è stato chi prima e dopo Stefano ha fatto vedere giocate migliori delle nostre. Lui e chi ha giocato in suo onore magari non era un campione, ma certo nel lanciare la pallina, nel cercare il contatto giusto con la palla in battuta, nel correre sulle basi, ci mette tutta la passione e la voglia di divertirsi che fanno sentire in serie A anche l’ultimo degli amatori.
Sono stati due bei giorni di sport, di sana rivalità, di bevute e di grigliate tutti insieme che fanno assomigliare il baseball più al rugby che ad altri sport magari più blasonati, ma anche meno veri fuori e dentro il campo. Sono convinto che sia stata una bella festa di sport. E il merito va anche e soprattutto a chi ha organizzato questa manifestazione, due dei prin cipali organizzatori li si vede nella foto, si chiamano Alberto Botteri e Stefano Turioni, ottimi giocatori nelle fila del Padova baseball, si stanno dimostrando persone tenaci e generose: doti essenziali per un movimento che ha sempre potuto contare a Padova su persone capaci.
Ciao Stefano in qualche maniera c’eri anche tu sabato e domenica sul campo che è il nostro campo dei sogni e dei ricordi, e finchè sareo capaci di giocare, non sarà dei rimpianti.
Alberto Gottardo