Un altro imprenditore suicida e Confapi scrive al presidente della Camera di commercio di Padova: “Più sostegno alle imprese meno dispersione in rivoli inutili”

 

Quando si legge, ancora una volta, di un imprenditore che si toglie la vita emergono sentimenti di tristezza, compassione. Poi di rabbia. Ma la cosa finisce qui – dopo qualche giorno – per l’opinione pubblica. Che sia un grande imprenditore come Egidio Maschio o un piccolo imprenditore agricolo la storia non cambia. Si dimentica troppo presto, non si analizzano in profondità problemi e possibili soluzioni.

La domanda che tutti – imprenditori e cittadini nel contempo – ci facciamo è la stessa: quell’imprenditore poteva essere aiutato? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai. Sicuramente però possiamo fare molto, per tutte le altre persone che in questo momento stanno facendo impresa. Iniziative concrete e attuali.

Partiamo col dire che in Italia le risorse ci sono. Nel Veneto in particolare. E’ obbligatorio però gestirle con estrema correttezza ed in particolare non disperderle.

La Camera di Commercio di Padova prevede tra il 2015 e il 2017 di stanziare 10 milioni di euro nelle iniziative promozionali. Un importo interessante, se fosse concentrato in poche incisive attività. Potrebbero essere soldi investiti per aggregare, attrarre partner e creare un volano, con il risultato di incrementare il valore iniziale e poter dare linfa ad altri progetti.

Ma questo purtroppo non accade, per scelte sulla destinazione dei fondi che lasciano quantomeno perplessi noi imprenditori. Qualche esempio: nello stanziamento è previsto mezzo milione di euro per il “progetto di fattibilità nuova sede” , altro mezzo milione per “partecipazioni” generiche, circa 35 attività di diverso genere e una cinquantina di proposte sotto i 50.000 Euro.

Viene da chiedersi: serve davvero oggi, alla Camera di Commercio di Padova, una nuova sede? Perchè? E soprattutto: investire mezzo milione di euro solo nel progetto, alla luce della situazione economica e delle aziende, che senso ha?

A nostro modo di vedere sono fondi che dovrebbero essere erogati alle aziende in forma totalmente diversa da “nuova sede e nuovi uffici”. Le aziende oggi più che mai sono attori sociali, hanno una responsabilità importane nei confronti del cittadino e della società, devono essere aiutate con progetti concreti che prevedano uno sviluppo economico del territorio. La frammentazione delle risorse messa in atto dalla Camera di Commercio, forse riesce ad incidere a brevissimo termine gratificando quei pochi che riescono ad usufruire di qualche servizio. Nel medio-lungo termine, con questa politica, i risultati sono intangibili per il sistema imprenditoriale.

Stop a progetti edilizi oggi non necessari, rivisitazione dei fondi erogati e pioggia per decine di voci in bilancio oggi non urgenti (con una nota sulla promozione dell’Expo, che a Padova non si è certo vista e soprattutto non ha avuto ricadute importanti in città dal punto di vista occupazionale ed economico, a fronte di spese particolarmente onerose della Camera di Commercio in tema di promozione)

La proposta? Eccola. Concentrare le risorse in pochi settori trainanti: Metalmeccanico Innovativo, Turismo Enogastronomico ed Export. Investire e aiutare le imprese che vogliono i aggregarsi e lavorare assieme, perchè la micro impresa in un mercato globale, da sola, non può competere.

Cambiare radicalmente approccio è doveroso e porterà risultati. Ci vuole coraggio ed un segnale forte di cambiamento e sostegno all’impresa.

 

 Jonathan Morello Ritter

                                                               Presidente Giovani Imprenditori CONFAPI Padova