“Occorre buonsenso”. Richiama una delle regole base della convivenza il presidente dell’Ascom di Padova, Patrizio Bertin, per intervenire sulla questione delle aperture dei negozi il 15 agosto.
“La liberalizzazione voluta dal governo Monti – continua il presidente dell’Ascom – ha creato grandi storture e non ha ottenuto i risultati che la grande distribuzione si attendeva, anzi: i costi sono aumentati e, in molti casi, si sono incrinati i rapporti tra proprietà e dipendenti. Tutte cose che noi avevamo temuto e che, puntualmente, si sono avverate”.
Una constatazione che ha convinto lo stesso Parlamento a mettere mano alla faccenda elaborando una proposta di legge, che ora sembra in fase di arrivo, che prevede 12 giorni di chiusura nell’arco dell’anno.
“Sarebbe una norma di buonsenso – continua Bertin – che avrebbe il pregio di venire incontro alle esigenze dei piccoli negozi che non possono sopportare il peso del “sempre aperto” e stabilirebbe finalmente che alcuni giorni dell’anno sono offlimits”.
Tra questi anche il 15 agosto.
“E’ evidente – conclude Bertin – che di fronte alla possibilità di tenere sempre aperto, la battaglia nella grande distribuzione è all’arma bianca: “se tu apri apro anch’io” per non perdere quote di mercato soprattutto in una festività che cade di sabato. Se invece ci fossero dei limiti, peraltro minimi come possono essere 12 giorni in un anno, la rincorsa all’apertura a tutti i costi non avrebbe motivo e per piccoli commercianti e dipendenti tornerebbero ad essere feste da passare in famiglia anche Natale, Pasqua, ecc”.
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