Non c’è solo il Consorzio “Il Salone” che lamenta la proliferazione dei mercatini.
“In queste settimane – conferma il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – abbiamo avuto diverse segnalazioni anche da altri operatori del centro cittadino, sia singoli che riuniti in associazioni. E’ un malessere diffuso che credo vada colto per non svilire un tessuto commerciale che di tutto ha bisogno meno che di improvvisazione”.
“All’assessore Eleonora Mosco – continua Bertin – riconosco di non aver citato l’Ascom tra le organizzazioni “protagoniste” di questi mercatini. La nostra linea, in tal senso, è chiara e di lunga data: sì a tre o quattro grandi iniziative nel corso dell’anno, ben pubblicizzate, ben organizzate ed in grado di far confluire in città, anche da molto distante, decine di migliaia di persone. No, per contro, ad improvvisate iniziative di cui quasi nessuno ha notizia e che dunque non fanno altro che intercettare una clientela locale togliendo mercato ai nostri commercianti e favorendo chi viene da fuori”.
Ma non c’è solo questo.
“Io credo sia tempo – aggiunge Bertin – che la programmazione prenda decisamente il sopravvento sull’estemporaneità. L’assessore Mosco convochi tutti gli attori e avvii un tavolo in grado di programmare un’intera annualità. Basta con le piccole cose che fanno piacere, a turno, a qualcuno e scontentano, quasi sempre, tutti gli altri”.
Infine un’annotazione.
“Se i colleghi del “Salone” – conclude il presidente dell’Ascom – dovessero arrivare a manifestare il loro disagio sospendendo le loro attività, questa sarebbe una sconfitta per l’intera città perché credo che il riverbero mediatico, visto che il “Salone” è il primo centro commerciale mai realizzato al mondo, sarebbe enormemente negativo. Credo che nessuno di noi voglia questo, meno che meno i colleghi e meno che mai l’amministrazione”.
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