“È stata una grande manifestazione popolare, entusiasmante non solo per il numero dei presenti, ma soprattutto per la voglia di dire forte che l’Italia vuole cambiare. E può farlo a partire dalla voglia di diritti, di cultura e di vera libertà”: queste le prime parole di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto ed esponente di punta della Lega in Veneto, al termine della manifestazione di Bologna, dove decine di migliaia di cittadini si sono ritrovati per dire “liberiamoci dall’Italia di Matteo Renzi”.
Insieme a Ciambetti erano presenti quasi tutti gli esponenti leghisti del Consiglio Regionale (nelle foto: Roberto Ciambetti, Silvia Rizzotto, Francesco Calzavara, Marino Finozzi, Fabrizio Boron, Franco Gidoni, Gabriele Michieletto) in mezzo alla foltissima delegazione veneta, una delle più numerose presenti a Bologna, individuabile per la storica bandiera del Leone di San Marco.
“La Lega, oggi capace di riaggregare intorno a se tutto il centro-destra”, ha detto Ciambetti, “ha mostrato di essere l’unica forza popolare ancora in grado di coinvolgere e muovere la gente sui bisogni reali. Abbiamo gridato forte ‘liberiamoci!’ per far comprendere che è il momento di spezzare le pastoie di una demagogia vecchia e stantia, non più credibile e capace solo di creare danni, nuove povertà e nuove tensioni sociali. Noi siamo qui in piazza per manifestare la necessità di avere una buona sanità, una giustizia reale, una sicurezza sociale effettiva, un livello di occupazione che permetta ai nostri giovani di costruirsi un futuro, ed un sostegno all’imprenditoria che ci permetta di stare sul mercato internazionale”.
“Basta con i proclami renziani- ha concluso Ciambetti- basta con la demagogia, basta con le promesse non mantenute: oggi da Bologna il messaggio di un forte cambiamento di rotta è partito e siamo certi che arriverà forte e chiaro sia a Roma che in tutte le altre città del Paese, Venezia e Veneto comprese”.