Sono 64 i neo Cuochi Professionisti di Cucina Italiana che si sono diplomati in ALMA dopo un percorso formativo della durata di 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno e stage in alcuni dei più prestigiosi ristoranti del nostro Paese. A giudicarli, oltre ai docenti della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, è stata una commissione che annoverava nelle proprie fila ben 18 stelle Michelin, in rappresentanza di tutta la ristorazione del nostro Paese: dallo chef Davide Brovelli, Ristorante “Il Sole di Ranco”, a Ranco (Varese), allo chef Crescenzo Scotti, Ristorante “Cappero – Hotel Therasia”, a Vulcano (Messina), passando per lo chef Andrea Incerti Vezzani, Ristorante “Ca’ Matilde” di Quattro Castella (Reggio Emilia) e lo chef Gianfranco Pascucci, Ristorante “Pascucci al Porticciolo” di Fiumicino (Roma).
Dei 64 diplomati, 15 sono donne. A livello di provenienza geografica, le Regioni che vantano più diplomati sono Lombardia e Sicilia, entrambe a quota otto, seguite da Campania, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto, tutte rappresentate da sei studenti.
Una menzione particolare merita Riccardo Giraldo, che è risultato il miglior allievo in assoluto della XXVIII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana. Padovano, 25enne, Riccardo ha svolto il periodo di stage presso il Ristorante due stelle Michelin “Principe Cerami”, al San Domenico Palace Hotel di Taormina: a fargli da mentore lo chef Massimo Mantarro.
Altri due studenti che hanno saputo distinguersi dai colleghi di Corso sono Federica Francolino, che la commissione ha ritenuto autrice del miglior progetto di tesi, e Dario Zaffaranno. Federica, che ha 27 anni ed è nativa di Potenza, ha effettuato lo stage al servizio dello chef Philippe Lévillé, presso il Ristorante “Miramonti l’Altro” a Concesio (Brescia). Il coetaneo Dario, proveniente da Lequile, nel Leccese, è stato iniziato ai segreti dell’alta cucina dallo chef Marc Lanteri – allievo dello chef Alain Ducasse – presso il Ristorante “Al Castello di Grinzane”, a Grinzane Cavour (Cuneo).