Capita che un cooking show diventi un evento assoluto a Padova. Merito del posto, la Folperia, secondo TripAdvisor il miglior ristorante a Padova. Sì, proprio così: prima del Belle Parti, prima del Vacchio Falconiere, anni luce prima dell’Antico Brolo di Mario Di Natale secondo i viaggiatori che hanno frequentato Padova negli ultimi anni, e che hanno messo la propria recensione su Tripadvisor, il posto dove a Padova si mangia meglio è il baracchino gestito da Max e Barbara. Due marziani del gusto che hanno rivoluzionato l’altra sera una volta di più il concetto di buona cucina. Ospitando un altro exrraterrestre della cucina: Antonio Buffa, per tutti a Palermo “Nino u ballerino” che ha portato a livello nazionale un piatto povero ma saporitissimo come il “pani ‘ca meusa” ovvero il panino con la milza. In bocca una festa per le papille gustative, se a uno piacciono le sperimentazioni: sa di fegato, di cuore e anche di fungo. E’ una esperienza indimenticabile il panino ‘ca meusa, che sia schietto o “maritato”. Più delicato quello con la panella. Per gustarlo da Padova bisogna prendere un aereo, farsi mille chilometri ed andare a Palermo in corso Finocchiaro Aprile. Oppure bastava esserci ieri sera e fare a spallate e gomitate con altre 500 persone che hanno “assalito” la Folperia di piazza dei Frutti. Io, su consiglio del collega Francesco Patanè, ho scelto questa comoda soluzione. Perchè Nino ‘u ballerino quando ti porge con grazia il panino, accompagnandolo da un sorriso, con quella faccia e quel fisico minuto che ha che sembra un maratoneta, ti dà in mano un pezzo di storia. E quando passa la storia in piazza dei Frutti bisogna essere pronti. Quando qualcuno scriverà la storia culinaria di Padova oltre ai piatti di Gioacchino Bragato al Pero, oltre al bollito da Giovanni e la storia di Ermomi Roverato del ristorante Da Dotto di campagna, dovrà occuparsi di Max e Barbara e citare quella volta che un ballerino palermitano ha incantato una piazza intera. E’ successo martedì 12 gennaio 2016. Non faceva neanche freddo. Anzi, a vedere quei sorrisi, si scaldava il cuore, ed a mangiare quei panini, gioiva lo stomaco e tutto il resto. Nino ‘u ballerino, mi sa che sei alto un metro e tre spanne, ma sei un gigante
Alberto Gottardo
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