I privati coinvolti dalla Regione per l’ospedale di Padova presentano ricorso al Tar per essere stati esclusi dalla localizzazione a San Lazzaro, e si parla già di risarcimenti milionari.
“Un opera attesa da anni, che deve ancora partire e non si sa bene quando, già grava di due contenziosi milionari – si rammarica il consigliere comunale padovano del M5S Giuliano Altavilla – al di là dell’esito, che potrebbe essere disastroso per i conti pubblici, stiamo già spendendo adesso migliaia di euro in consulenze ed avvocati. Chi dobbiamo ringraziare di tutto questo?”.
“Il sindaco di Padova prometteva una città al Massimo – sottolinea il consigliere – spero che non si riferisse alla massima spesa in opere folli. Il nuovo polo ospedaliero padovano, invece di correre, va avanti con il freno a mano tirato e non si vede nulla di buono all’orizzonte. Il presidente Zaia aveva dato il suo consenso a l’ospedale a Padova Ovest, poi ritrattato per fare un favore all’ex amico Bitonci, e adesso siamo noi a dover pagare lo scotto di queste scelte”.
“Constatando i fatti vediamo un opera che non esiste, anni persi in progetti e spese in consulenze ad avvocature – conclude Altavilla – dopo aver promesso l’ospedale nuovo sul vecchio, poi in via Corrado, poi a Padova Est non è che alla fine toccherà rimetterlo a Padova Ovest? speriamo che qualcuno abbia l’onestà intellettuale di dimettersi nel caso che questo ricorso fosse sfavorevole per i cittadini”.
“Ecco il livello della politica veneta, che continua a scannarsi sui metri quadri, sul denaro e sui contratti – gli fa eco il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, il padovano Jacopo Berti – quando invece abbiamo seri e concreti problemi di ristrutturazione dell’ospedale esistente, per non parlare del fatto che questo ospedale devono ancora progettarlo davvero e inizia già a fare acqua da tutte le parti”.