Che l’identità e il rapporto con il territorio sia un valore aggiunto lo hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni i fratelli Vecchiato che nel giro degli ultimi anni hanno lanciato una serie di etichette “local” come la birra Antoniana e la Altinate, che nella grafica richiama le stelle della volta dipinta da Giotto nella cappella degli Scrovegni. Adesso quando il gioco si fa duro inizia a giocare il player internazionale birra Peroni, detenuto dal player giapponese Asahi Breweries. E la prima mossa del nuovo management è il rilancio di un marchio padovano che seppe essere grande in Italia: la birra Itala Pilsen, con il ritorno della produzione nella città che, nel 1919, l’ha vista nascere. Anche se a ben guardare alla fine della prima guerra mondiale in zona Camin dove ora c’è o stabilimento Peroni, c’erano solo campi. La Itala Pilsen infatti aveva lo stabilimento che arrivò a impiegare fino a 100 operai e 50 impiegati, in zona piazza Insurrezione. La birra fondata da Arrigo Olivieri torna sugli scaffali dei supermercati. Racconta Federico Sannella, direttore delle relazioni esterne di Birra Peroni. “E’ un grande ritorno e anche una grande emozione festeggiare in Comune il ritorno di Itala a Padova è un marchio storico del 1919 che ha caratterizzato e accompagnato la vita dei padovani per moltissimi anni, riportarla in città è quindi per noi una grande occasione di rilancio”. Cicca qui per visitare la pagina facebook di Itala Pilsen
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