Mentre Padova piange sul lato del turismo un crollo di presenze e pernottamenti nel primo semestre dell’anno, Montegrotto approfitta della litigiosità del sindaco Massimo Bitonci, all’origine della “migrazione” della Fiera delle parole nel bacino termale dove operatori economici e ristoratori si sfregano le mani dopo il passaggio di ben 70mila spettatori alle iniziative che hanno contraddistinto l’inversione di marcia rispetto al passato nel comprensorio ancora squassato dall’arresto di Luca Claudio e dei suoi sodali.
Scrive il Mattino di Padova nell’articolo odierno che riproduciamo qui nei suoi passaggi iniziali:
“I dati della Ccia: flessione degli arrivi dell’8%, peggio i pernottamenti a -12,8%. Soranzo (Federalberghi): «Manca una governance, il Comune è assente»
Primo semestre in rosso. Padova perde i turisti
Segnali negativi dal turismo in provincia di Padova nel primo semestre del 2016. In questo periodo, secondo il Centro studi della Camera di Commercio di Padova, gli arrivi sono in flessione dell’8 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2015 mentre i pernottamenti si contraggono del 12,8 per cento. Una brusca inversione di tendenza rispetto a un dato regionale in crescita del 1,9 per cento negli arrivi e del +1,1 per cento dei pernottamenti.
E se l’unico dato positivo in provincia lo fa segnare la spesa degli stranieri che visitano il territorio (+4,7, stimato in 200 milioni di euro), l’indicatore regionale racconta una storia diversa con una crescita del 14,4 per cento.
«Da tempo segnaliamo una decadenza generalizzata del turismo a Padova» dichiara Monica Soranzo, presidente di Federalberghi Padova. «Manca una governace per una città che ha tutte le carte in regola per rilanciare se stessa sul mercato italiano e internazionale».
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