“Veneziani gran signori e padovani gran dottori” recita l’antico proverbio. E veneti gran giocatori, a giudicare dalle statistiche che pongono il Veneto in vetta alla classifiche italiane per propensione al gioco. e non si pensi solo agli appassionati dell’elegante casinò di Venezia o alla più popolare succursale di Cà Noghera.
Il gioco rimane una attività ludica senza grossi problemi né rischi per il 90% di coloro che hanno puntato qualche euro nella loro vita almeno una volta e che sono in Veneto il 33 per cento della popolazione. Quindi in regione ci sono circa un milione e mezzo di persone tra i 18 e i 65 anni che con maggiore o minore regolarità giocano. A stabilirlo un recente studio della Regione del Veneto curato dal biologo Giuseppe Sartori. Se un giocatore su due si rivolge, secondo le statistiche riportate nello studio al tradizionale gratta e vinci (63%) un giocatore su 5 (20,8%) si rivolge invece ai videopoker, un dato quest’ultimo doppio rispetto al Totocalcio (12%) e al poker texano (15,8%). Un dato quello relativo al videopoker che pone il Veneto sopra la media italiana (17,9%), con un dato più che doppio rispetto alla Sicilia (9,6%).
Sui videopoker alcuni sindaci hanno calato una mannaia sugli orari, e il mercato ha risposto con un raddoppio, secondo alcuni osservatori sul gioco, delle puntate online effettuate online e rese lecite anche da recenti sentenze di giurisprudenza della cassazione. Quello del videopoker online appare quindi essere una nuova frontiera del gioco.
Tra chi ha giocato somme di denaro, l’85% nell’ultimo anno lo ha fatto al bar/tabacchi ed il 12% a casa propria e/o di amici (in Italia rispettivamente 81% e 18%). L’8% ha giocato on line o presso le sale scommesse, il 6% al Casinò ed il 5% nelle Sale Bingo (in Italia rispettivamente 9%, 12%, 7% e 5%).
Il questionario IPSAD® contiene una parte dedicata al gioco problematico. Secondo le risposte fornite al questionario CPGI (Canadian Problem Gambling Index) dai soggetti che hanno dichiarato di avere giocato somme di denaro, per l’83% dei veneti il comportamento di gioco risulta esente da rischio, per il 12% si tratta di un gioco associato ad un rischio minimo, mentre per il 6% è presente un rischio moderato/gioco problematico, con prevalenze del tutto simili a quelle rilevate a livello nazionale (83%, 11% e 6%).
Nel 2011, solo per fare un esempio, il 38% degli studenti di 15-19 anni del Veneto almeno una volta nei 12 mesi precedenti lo svolgimento dell’indagine ha praticato giochi in cui si vincono/perdono soldi, in particolare i maschi (46% contro 30% delle coetanee). Rispetto a quanto rilevato tra i coetanei italiani, in Veneto le prevalenze risultano inferiori in tutte le età, soprattutto tra i 18enni (36% contro 50% dei coetanei italiani).
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