La quota massima di partecipazione, 1.100 persone, è stata toccata e leggermente superata. Iscrizioni chiuse, quindi, e soddisfazione da parte degli organizzatori, considerato che nel 2015 le adesioni erano state circa 900. «Ancora una volta abbiamo avuto una bella sorpresa dai padovani e dai veneti», commenta il presidente della Cena, Graziano Debellini. «È in occasioni come questa che si vede all’opera il cuore di una città e di una regione, disponibile a fare il bene in modo spontaneo ed entusiasta». C’è poi un altro dato a cui Debellini dà particolare rilievo: «La gran parte delle adesioni è pervenuta da parte di imprenditori, e in generale dai mondi produttivi della città, che danno lavoro a decine di migliaia di persone. Un fatto quest’ultimo in grande sintonia con il tema di quest’anno».
Il tema della Cena di Santa Lucia 2016 infatti è: #RifugiatiMigranti: al lavoro per cambiare passo
«Si tratta non solo di raccogliere fondi», spiega Debellini, «ma anche, come è successo tante volte in questi anni, di creare sinergie, opportunità, scambi tra istituzioni e aziende di paesi diversi. Puntiamo a sostenere chi vive la condizione di migrante, rifugiato e sfollato con azioni concrete e in questo modo concorrere a cambiare la “narrazione” vigente, che vede queste persone solo come un problema e non come un’opportunità. Siamo convinti che i progetti, per essere veramente efficaci, debbano implicare anche un lavoro e una sfida culturale. Anche la scelta di puntare a una nuova sede come il Gran Teatro Geox nasce dal desiderio di fare un passo in più, di “uscire”, permettendo oltre tutto una maggiore affluenza di ospiti alla Cena».
All’edizione 2016 ha già assicurato la sua presenza il vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla, da subito per tutti “don Claudio” «del quale ben conosciamo», commenta il presidente dell’Associazione Cena Santa Lucia onlus Graziano Debellini «la sensibilità per le tematiche sociali, come espressione di fedeltà al Vangelo. Per noi si tratta del vero ospite d’onore di questa edizione».
Nel volgere degli anni la Cena di Santa Lucia ha raccolto fondi per progetti che la Fondazione Avsi realizza nel mondo e per altri progetti che nascono dal nostro territorio (ogni anno almeno un progetto promosso dalla diocesi di Padova) e che hanno come comune denominatore un reale interesse alla condivisione dei bisogni dei paesi in via di sviluppo. I progetti sostenuti quest’anno sono nove: sei iniziative di sviluppo proposte dall’ong Avsi dal Kenya alla Siria, che hanno proprio il lavoro come comune denominatore, più l’Università cattolica Ecusta di Addis Abeba (un obiettivo costante in questi anni per la Cena), il rafforzamento del presidio medico delle Cucine economiche popolari di via Tommaseo e un contributo al Fondo straordinario di solidarietà promosso dalla diocesi di Padova.
Per chi volesse comunque sostenere le attività di solidarietà internazionale che verranno promosse dalla Cena è possibile effettuare un’erogazione liberale mediante bonifico bancario all’IBAN IT15 R033 5901 6001 0000 0013 730, destinatario del bonifico: Associazione Santa Lucia per la cooperazione e lo sviluppo tra i popoli onlus, via Forcellini 170/A – 35128 Padova, causale: “Erogazione Liberale per i Progetti sostenuti dall’Associazione Santa Lucia”. I contributi versati (esclusi quelli in contanti) sonofiscalmente deducibili per le persone e le imprese.
Cuore pulsante della Cena è il comitato promotore, formato da oltre 60 rappresentanti delle maggiori organizzazioni economiche e sociali di Padova. E sono oltre un centinaio gli enti e le aziende che contribuiscono alla buona riuscita della Cena con il loro contributo, a volte, come nel caso della Coldiretti, fornendo in prima persona le ottime materie prime a chilometri zero che entrano in menu. Accanto a loro non si possono non citare gli oltre 250 volontari che a partire da un mese prima della data della cena si mettono in moto per rendere indimenticabile l’evento. Tutte le informazioni sulla Cena si possono trovare sul sito Internet www.cenadisantalucia.it.