“Cominciano a girare nelle segrete stanze i primi numeri e la possibilità di un “Bitonci Bis” rischia di essere assolutamente concreta”.
Jacopo Silva, consigliere comunale uscente che con le sue dimissioni ha determinato la caduta del Sindaco di Padova, parte da questo presupposto per chiedere al centrosinistra, e in particolar modo al suo partito – il PD – di recuperare quello spirito che ne ha determinato la fondazione.
“Il PD – argomenta Silva – è una forza riformista e popolare, forte dei propri valori, non disposta a scendere a compromessi a qualsiasi costo, ma soprattutto capace di ascoltare i cittadini e di coinvolgerli direttamente soprattutto per le scelte centrali per il futuro. O recuperiamo, concretamente, questo spirito oppure siamo destinati a restare minoranza, culturale, prima ancora che consigliare.”
“La Città non può rassegnarsi ad andare avanti come se nulla fosse cambiato – spiega Jacopo Silva – occorre uno scatto d’orgoglio: la caduta del Sindaco e la frattura tra due elettorati, quello di Forza Italia e quello della Lega, non possono essere derubricate soltanto perché le segreterie di partito hanno trovato una mediazione che, ancora una volta, appare più romana che padovana.”
“Noi – aggiunge Silva – siamo quelli dei gazebo e dei cittadini: appena quattro anni fa c’erano le file per votare alle primarie del Pd per la scelta dei parlamentari e dei segretari del partito. Oggi non possiamo negare tutto questo e sacrificare la nostra storia sull’altare delle segrete stanze di partito.”
L’appello di Jacopo Silva è quello per un ritorno alle primarie basate sul cofronto di idee che porti a un programma comune, prima ancora che su singoli candidati. Primarie per cui un gruppo di persone che condividono la visione partecipativa di questa fase pre-elettorale, inizierà a lavorare sin da subito.
“Già questo fine settimana – spiega Silva- organizzeremo dei punti di raccolta delle istanze dei cittadini e di adesione all’appello che rivolgiamo a tutte le forze progressiste della Città perché si organizzino nel più breve tempo possibile le primarie del centrosinistra. Io voglio bene al Pd e al centrosinistra ma non credo che possiamo abbandonare il metodo di coinvolgimento di elettori e militanti, che rischiano di non capire cosa succede al vertice e perché un nome sia meglio di un altro. Ma soprattutto, e questo non è un rischio ma una certezza, non capiscono quali siano i confini della coalizione alternativa a Bitonci.”
“Il nostro obiettivo – conclude Jacopo Silva – deve essere quello di avere un candidato unico del centrosinistra, rappresentativo di un’alleanza nella quale, a mio avviso, non c’è spazio per la destra e capace di interpretare un programma di forte discontinuità con l’esperienza amministrativa della Lega e della Destra. Un programma all’altezza di Padova.”
“Agli amici di Coalizione Civica dico: lavoriamo insieme per ottenere questo obiettivo comune, soltanto mettendo insieme le diverse energie della città dimostreremo che i cittadini e i militanti sono più forti delle segrete stanze dei partiti e potremo costruire un futuro diverso per Padova.”
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