Quando aprì, una quindicina d’anni fa, costituì un modello a cui nel tempo in molti cercarono di ispirarsi. Il Godenda, la “creatura” dei fratelli Agostini e di Andrea Zanfrà, è stato per una intera e lunga stagione della storia del gusto padovano, un faro. Bellissimo il concept, squisite le prelibatezze che hanno intrattenuto una generazione di ventenni del nuovo millennio. Poi quei ventenni hanno messo la testa a posto ed è arrivata la crisi. E così anche il Godenda, se la avesse, deve tirare giù la serranda di via Squarcione.
Qui di seguito il comunicato. Con una avvertenza: “morto” un Godenda se ne farà presto un altro.
Come tutte le belle favole che hanno un inizio ed una conclusione, anche per il Ristorante Godenda è arrivato il tempo di scrivere la parola “Fine” sul proprio libro. O forse no!
Ristorante pioniere dello stile Wine Bar dal 2002, anno di apertura nel cuore antico di Padova, Godenda è stato per 15 anni un prezioso punto di riferimento per la fornitissima cantina e per la cucina innovativa. I Fratelli Agostini, infatti, da grandi lungimiranti hanno saputo anticipare i tempi elevando il concetto di “osteria” con uno stile più giovane, fresco ed easy grazie ad un ambizioso progetto: diffondere la cultura della qualità in un ambiente informale, forti di una cantina ricca di centinaia di prestigiose etichette e della mano “stellata” in cucina di Stefano Agostini (già una stella Michelin con “Casa Vecia” ad Abano Terme).
Un sogno ampiamente realizzato e consacrato dai diversi riconoscimenti assegnati in tutti questi anni: nel 2006 è stato eletto come “Miglior Wine Bar d’Italia” dalla testata Bar Giornale e nel 2014 “Miglior Enotavola d’Italia” dalla Guida dell’Espresso, la più autorevole guida italiana, giusto per citarne un paio.
“Tutto cambia” (omnia mutantur), diceva Ovidio, e il confronto più grande di Stefano, oggi, è quello di affrontare il cambiamento con un nuovo progetto. Forte della sua pluriennale esperienza, delle sue grandi competenze e del suo talento naturale in cucina, sentiremo presto parlare di Stefano Agostini impegnato in una nuova sfida tra i fornelli: sempre a Padova… con la sua identità!
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