Coppia di padovani investe un cinghiale e nessuno li risarcisce: la denuncia di Studio 3A

 

Per il Parco dei Colli Euganei a pagare dev’essere la Regione, con l’apposito fondo; per la Regione dev’essere il Parco, perché la strada ricade nella sua “area di competenza”: risultato, dopo un anno una coppia di padovani che hanno avuto la sventura di imbattersi con la macchina in un cinghiale non hanno percepito un euro del risarcimento di cui pure avrebbero diritto per i danni riportati dalla vettura. E c’è addirittura il rischioche debbano procedere a una citazione in causa contro entrambi i soggetti coinvolti nella vicenda.

Il sinistro, uno dei tanti sul genere, accade nella tarda serata del 29 aprile 2016. Un (oggi) 48enne di Noventa Padovana, alla guida, e la moglie stanno procedendo con la loro Kia Sls Sportage lungo la Strada Statale 250, in comune di Montegrotto, provenienti da Torreglia e diretti verso la Statale 16 quando, circa a metà strada tra le rotatorie comprese tra via Castello e via Catajo, un esemplare di cinghialeattraversa loro improvvisamente la strada, dal lato del senso di marcia. L’attraversamento è così repentino che il conducente, pur procedendo a velocità moderata, non riesce a evitare l’impatto con l’ungulato, che resta sul ciglio della strada, senza vita.

Per fortuna i due coniugi escono incolumi – non sempre gli “incontri ravvicinati” di questo tipo si concludono senza lesioni personali -, ma la loro auto riporta danni non indifferenti, in particolare al paraurti anteriore, al parafango anteriore destro e al mascherone: il carrozziere a cui si rivolgeranno nei giorni seguenti presenterà loro un preventivo di ben 3.330 euro, tanto che non hanno ancora proceduto alla riparazione.

Riavutisi dallo choc, i due malcapitati avvisano subito il 113, che però non interviene sul posto non essendoci feriti ma li mette in contatto con ilservizio di reperibilità della Polizia provinciale presso il Parco dei Colli, che fornisce loro le prime indicazioni per attivare la procedura di rimborso dei danni prevista per gli incidenti stradali con fauna selvatica.

La coppia nei giorni seguenti ha seguito alla lettera tutte le indicazioni e per farsi assistere, attraverso la consulente personale, dott.ssa Elisa Sette, si è rivolta a Studio 3A, la società di patrocinatori stragiudiziali specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità, a tutela dei diritti dei cittadini. Il 5 maggio è stata presentata regolare denuncia al distaccamento del Parco della Polizia Provinciale, con tutte le foto che comprovavano l’impatto con il cinghiale, a cominciare da quelle che documentavano le setole ancora incastrate nella carrozzeria della vettura, oltre ovviamente a quelle che ritraevano la carcassa dell’animale a bordo strada. E, soprattutto, è stata presentata, con tutti i (tanti) documenti richiesti, la domanda di risarcimento alla sezione Affari Generali, P.O. Assicurazioni e Brokeraggio, della Regione Veneto che, com’è noto, nel 2013 ha istituito un apposito fondo per i danni da incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, stipulando un’apposita polizza assicurativa, con la compagnia Aig Europe Limited.

Doveva essere una formalità, ma dopo diversi solleciti finalmente, il 18 gennaio 2017, è arrivata la risposta della Igs, incaricata della gestione e liquidazione del sinistro in nome e per conto della Aig, con un tanto inatteso quanto fermo diniego. “Il sinistro non può essere ammesso a risarcimento in quanto, dalla documentazione in nostro possesso, la strada teatro del sinistro ricade nell’area di competenza del Parco Colli Euganei. Provvediamo pertanto ad archiviare la pratica definitivamente senza seguito”. Punto. Con buona pace del fondo che doveva risolvere tutti i problemi.

Studio 3A ha quindi chiesto nuovamente lumi al Parco, che però si è detto stupefatto dalla risposta della compagnia assicurativa della Regione,tornando a sostenere che il danno va coperto dal fondo. E allora? Se questo rimpallo non si chiarirà quanto prima, della “storia del cinghiale” dovrà occuparsi il tribunale con un’inevitabile citazione in causa nei confronti di entrambi i soggetti: se non altro, si chiariranno una volta per tutte competenze e responsabilità.