La ripresa del commercio padovano dovrà passare anche per una profonda “revisione” del Centro Ingrosso Cina. Parole durissime del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Simone Borile, che mette nel mirino la struttura di corso Stati Uniti.
“Quella del Centro Ingrosso Cina è una situazione che si trascina da troppo tempo – spiega il candidato – ed è ora che le cose vengano regolarizzate. Sto parlando del cambio di destinazione d’uso dell’area, che è diventata commerciale da produttiva senza che nessuno abbia pagato gli oneri del caso. Per non parlare delle opere accessorie, come i parcheggi”.
“Ai commercianti padovani questo lusso non è permesso – tuona Borile – e da anni noi del Movimento 5 Stelle proclamiamo questa ingiustizia senza che nessuno faccia niente. Sto parlando del cambio di destinazione d’uso che il Comune poteva richiedere variando, semplicemente con due righe sugli atti, la norma relativa agli oneri. Questo primo passo non è stato fatto dalla giunta di Zanonato, che avrebbe potuto ottenere oneri molto maggiori di quelli effettivamente incassati. Poi è arrivato Bitonci, che ha perseverato su questa linea”.
“Se poi questo intervento amministrativo – allarga le braccia Borile – si trasformerà in uno smantellamento a causa delle spese e degli oneri, convincendo gli operatori a cercare altre piazze più morbide e accomodanti, ce ne dispiaceremo. Ma non ci si può fare nulla, ce lo chiedono migliaia di piccoli e medi commercianti padovani”.
“Sono convinto che con questa manovra si possa tutelare il piccolo commercio, un tessuto fatto di tanti imprenditori padovani che pagano le tasse e non hanno i servizi che meritano – rivela il candidato M5S – poi con i precisi interventi della Guardia di finanza, che trova puntualmente valanghe di prodotti fuori norma, si potrà ricondurre la partita del commercio padovano a un sano equilibrio”.