Ho svolto la mia carriera prevalentemente nel comune di Padova, dove – tra l’altro – ho diretto per circa 15 anni il settore Risorse Umane.
L’esperienza acquisita mi aiuta ad esprimere una valutazione sull’attuale organizzazione del comune, che è in buona parte figlia delle decisioni della passata Amministrazione. Come si possono valutare le scelte di Bitonci? Ci sono, a mio avviso, molte più ombre che luci:
1) Bitonci appena insediatosi aveva annunciato di voler riorganizzare i vertici del comune, per cui ha congelato il rinnovo di quasi 20 incarichi conferiti dalla precedente Amministrazione. La lunga moratoria in realtà si è rivelata una sorta di Purgatorio perché i “vecchi vertici” – nel frattempo rientrati nella posizione di lavoro e con lo stipendio precedente – hanno svolto mansioni , più o meno, simili a quelle ricoperte prima di Bitonci. Alla fine gli incarichi sono stati rinnovati sostanzialmente nella quantità ex ante, così che la manovra ha avuto soprattutto il sapore di un risparmio sugli stipendi di molti dipendenti, che forse non hanno proprio gradito. Senza contare che la macchina comunale ha dovuto camminare per diversi mesi senza molti responsabili. Per la verità il personale apicale ha anche altri motivi per lamentarsi; si pensi per es. all’ordine impartito dall’Amministrazione nel 2014 di sottoporre all’esame del Sindaco le determine dirigenziali di spesa prima della loro approvazione. Si può dire che c’è stata un’invasione di campo della politica nell’autonomia della dirigenza?
2) Bitonci ha istituito la figura del super dirigente (5 capi area) libero dalla gestione operativa degli uffici. Decisione condivisibile ma non applicabile perché 5 nuovi super dirigenti comportano una maggiore spesa. Così l’Amministrazione si è accontentata di conferire ad interim tale incarico ai 5 dirigenti in sottordine. Una vicenda gattopardesca?
Nel 2014 è stato conferito un incarico a una ditta per revisionare la struttura della Polizia Locale (spesa di circa 16.000 euro); cose che succedono. Resta un dubbio: perché la proposta della ditta è stata in buona parte disattesa, visto che l’organizzazione approvata dalla Giunta incrementa i posti di vertice al di là delle previsioni della ditta? Forse si voleva valorizzare il personale interno offrendo opportunità di carriera ? Non sembra perché per es. per la copertura di posti di capo Ufficio di PL il comune è ricorso a bandi di mobilità esterna.
Sempre la stessa ditta nel 2016 ha avuto l’incarico di progettare (costo 43.000 euro circa) “l’attivazione di sportelli per la ricezione degli esposti in materia di sicurezza urbana…per il supporto alle vittime di reato…per l’avvio di un osservatorio locale sulla sicurezza urbana”. Argomenti di forte interesse. Grandi annunci sui quotidiani. Domande: è vero che per attuare detti progetti è stato messo in campo solo qualche nonno vigile? Quali risultati sono stati raggiunti a fronte di una spesa così elevata?
3) L’Amministrazione Bitonci non ha accettato la proposta di creare un unico ufficio per il controllo dell’ ISEE di chi vuole ottenere contributi o agevolazioni dal servizio scolastico e dal sociale. E’ fuori di dubbio che serve un’unica banca dati per i controlli incrociati, anche perché c’è chi chiede prestazioni a entrambi i servizi. Proposta respinta. Si sarebbe semplificata la vita al cittadino che accede agli uffici (scolastico e sociale) che invece continuano con verifiche autonome, duplicando le pratiche, le lettere e le spese postali. Peccato, si è persa un’occasione per risparmiare.
Lancio infine una proposta alla futura Amministrazione: va istituito l’ufficio “Spending Review”, che oggi non c’è. Serve una qualificata cabina di regia in grado di revisionare le spese di funzionamento della struttura e di migliorare le procedure, di semplificare la vita ai cittadini e agli uffici. L’ufficio porterà significative economie e sarà come una gallina dalle uova d’oro per i contribuenti.
Padova, 12 maggio 2017
Lorenzo Panizzolo
ex dirigente settore Risorse Umane
comune di Padova