L’Appe di Padova lancia l’appello ai Comuni per arginare il fenomeno della “sagra facile”

 

«La Giunta Regionale del Veneto ha fatto la sua parte: adesso tocca ai Comuni». È questo il commento dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) sull’attuale situazione di “stallo” in merito alla regolamentazione delle sagre.
Un fenomeno, quello delle sagre, che vede la realizzazione in Veneto di quasi 2.000 manifestazioni, con una durata media di 7,3 giorni, per un totale di oltre 14.000 giorni di festa ogni anno e un giro d’affari di circa 40 milioni di euro.
«È chiaro – commenta il Presidente APPE, Erminio Alajmo – che occorre disciplinare questo settore, così come peraltro già fatto anche da altre Regioni».
Per questo, la Giunta Regionale ha approvato la Deliberazione n. 184 del 21 febbraio 2017, riguardante le “Linee guida per la programmazione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle sagre e nelle fiere”.
L’allegato “A” alla Deliberazione contiene le indicazioni, destinate ai Comuni, per la calendarizzazione delle manifestazioni temporanee in cui viene svolta attività di somministrazione, al fine di pubblicizzarne le date e le modalità di svolgimento, in modo da assicurare l’omogeneità dell’organizzazione su tutto il territorio regionale.
Entro il 30 novembre di ogni anno, i Comuni predispongono il calendario delle sagre e delle fiere con riferimento alle manifestazioni che si svolgeranno nell’anno successivo. Detto calendario deve essere trasmesso alla Regione entro il 15 dicembre di ogni anno.
È inoltre previsto che le Amministrazioni Comunali si dotino di un regolamento che disciplini le modalità di iscrizione al calendario, le eventuali limitazioni alla durata massima delle manifestazioni (altrimenti fissata a 30 giorni), nonché il coinvolgimento degli operatori in sede fissa e ambulanti.
«Da un lato – dichiara Alajmo – siamo soddisfatti perché, per la prima, volta la Regione si è occupata di un argomento molto sentito dagli esercenti e, in particolare, dai ristoratori. E, per la prima volta, si parla espressamente di “concorrenza sleale”».
«Dall’altro lato – prosegue il Presidente dei ristoratori – siamo delusi dall’atteggiamento delle amministrazioni comunali che, ad oggi, non ci risulta abbiano avviato alcun iter per la predisposizione del Regolamento. E questo nonostante l’APPE, appena approvata la Deliberazione regionale, abbia scritto una lettera a tutti i 104 Comuni della provincia di Padova, informandoli della novità e dando piena disponibilità alla collaborazione».
Ma l’Associazione non si è persa d’animo e, presa carta e penna, ha predisposto di sua iniziativa una bozza di Regolamento-tipo sulle sagre, pronto per essere adottato dai Consigli comunali.
«Stiamo agevolando al massimo – conclude Alajmo – il lavoro dei Comuni, che adesso hanno tutti gli strumenti per tutelare il territorio, le attività economiche che vi lavorano e le tradizioni culturali e gastronomiche, nel rispetto della libertà d’impresa e con la finalità ultima di tutela dei consumatori».