30 mila degustazioni, 4 mila bottiglie di vino e un numero di visitatori superiore a qualsiasi aspettativa. Si chiude con il botto l’edizione euganea di Calici di Stelle, che si è svolta il 10, 11 e 12 agosto ad Arquà Petrarca. Il borgo ha ospitato oltre 40 fra produttori di vino, frantoi e ristoratori del territorio: in primo piano i bianchi e i rossi delle doc e docg dei colli Euganei, che sono andati letteralmente a ruba.
Negli stand di degustazione sono state infatti stappate ben 4 mila bottiglie di vino, per un totale di circa 30 mila degustazioni. Migliaia anche i piatti di leccornie, preparati dalle sapienti mani degli chef e dei produttori che hanno partecipato alla kermesse, che sono stati distribuiti durante i tre giorni di festa. Da giovedì a sabato sono passati nelle antiche vie della località collinare almeno 15 mila visitatori. (Foto Gianluca Canello)
Si tratta di numeri davvero notevoli, che superano di molto le passate edizioni. Per la prima volta dopo molti anni i Calici di Stelle sono usciti dalla spettacolare cornice di villa Beatrice, sul monte Gemola di Baone, e c’era una grande aspettativa per l’edizione di Arquà.
“Il nostro borgo ha risposto alla grande alla sfida – spiega il sindaco, Luca Callegaro – tutto si è svolto nel migliore dei modi e abbiamo notato che sono giunte ad Arquà moltissime persone provenienti da altre province del Veneto, o addirittura da fuori regione”.
Alla festa hanno partecipato visitatori provenienti da tutto il Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Questa partecipazione ha permesso al borgo euganeo e ai prodotti proposti negli stand di mettersi in vetrina di fronte a un pubblico tanto ampio quanto esigente.
“L’evento si è confermato in linea con gli obiettivi delle Città del vino – ribadisce il presidente della Strada del vino dei colli Euganei, Franco Zanovello – valorizzando i prodotti del territorio, dal vino all’olio passando per il cibo, con il borgo di Arquà, che per l’occasione si è vestito a festa”.
Nonostante il grande afflusso e il volume notevole di bottiglie stappate non si è verificato alcun problema di ordine pubblico: gli organizzatori sottolineano come questo risultato confermi che si può fare promozione del vino e del territorio, educando il pubblico a un consumo consapevole.