Anche un bravo giornalista come Paolo Francesconi del Gazzettino ha deciso di dedicare una intera apertura di pagina del Gazzettino di Padova di oggi, alla vicenda della passione per Oriana Fallaci della giovane candidata del Pd Beunida Melissa Shani. Nell’intervista alla aspirante giornalista, si legge che Beunida cita uno studio dell’università di Cardiff con numeri da far tremare le gambe. Un errore del cronista? Difficile, conoscendo la professionalità di Francesconi, tra i più precisi e preparati sulla piazza. Professionalità per altro messa in dubbio dalla stessa Beunida Melissa Shani in un post su facebook in cui la giovane scrive: “Non volevo dire che la maggioranza è fondamentalista nel senso di terrorista. Mica sono stupida. Ho detto che la maggioranza segue la sharia cioè la legge Santa ( per il 77% secondo uno studio dell’Università di Cardiffe). Quindi questa maggioranza è difficile da integrare con gli strumenti che abbiamo ora e dunque – mi ricito- servono tutele più concrete, non razziste. La minoranza moderata va integrata, i fondamentalisti perseguiti e chi è sottomesso alla sharia va liberato da questa legge Santa che non rispetta i diritti umani, prima di parlare di integrazione devono essere messi nelle condizioni culturali e sociali per integrarsi e capire l’Occidente . Questa sarebbe una grande conquista di civiltà, non di certo solo dire che non bisogna avere paura e parlare di egualitarismo. Bisogna riconoscere che non solo il fondamentalismo è un problema, ma che lo è anche la maggioranza delle persone che subisce ogni giorno la sharia e non è messa nelle condizioni di capire la nostra cultura nè il nostro modo di pensare. Non credo di aver detto nulla di allarmante, mi spiace che il buonsenso sia visto con stupore”.
Non è stato facile fare il fact checking, un po’ fuorviati dall’università di Cardiffe, un po’ per il riferimento parecchio generico, che nemmeno la laureanda magistrale in giurisprudenza sapeva chiariread un incuriosito Andrea Ragona. Alla fine lo studio, o almeno credo che sia questo, dell’università di Cardiff (senza e) lo si trova. Traduciamo quanto riporta “Winter, T. (2014 ) Islam. in: Lewis, C. and Cohn-Sherbok, D. (eds.) Sensible Religion. London: Routledge. pp. 41-52”:
“Un Sondaggio Gallup pubblicato nel 2007 indica la significativa religiosità delle culture musulmane, se comparate a quella europea in particolare. ad esempio, quando chiesto “Per te sono importanti o no le tradizioni e i costumi, oppure no?”, la risposta del 96% dei giordani è stata sì, messa a confronto con solo il 36 % di chi ha risposto nel Regno Unito (Esposito e Moghed, 2007:7). La percentuale di frequentazione delle moschee , e l’osservanza rigorosa del ramadan, sembra alta in tutto il mondo, e in molti casi è data in crescita – persino nella minoranza musulmana insediata dove era più esposta alla moderna cultura laica fin dalla prima gioventù, gli indicatori mostrano che l’osservanza mussulmana è resiliente”. Ed ancora: “Una ricerca dell’università di Cardiff sulla promozione religiosa nelle famiglie musulmane britanniche, completata nel febbraio 2012, mostrò che i musulmani hanno solitamente buon gioco a trasferire le loro convinzioni e i loro rituali alle nuove generazioni. Lo studio dimostrò che il 77 per cento degli adulti musulmani “pratica attivamente la fede in cui sono stati cresciti al confronto del 29 per cento dei cristiani”.
Actively practice the faith they were brought up in diventa nel pensiero di Beunida Melissa Shani diventa “Ho detto che la maggioranza segue la sharia cioè la legge Santa ( per il 77% secondo uno studio dell’Università di Cardiffe)”.
Poche idee ma ben confuse: come se seguire attivamente la fede dei padri significasse applicare la legge della Sharia.
La posizione della candidata Pd (84 preferenze) è piaciuta anche all’ex sindaco di Padova Massimo Bitonci che ha espresso solidarietà alla 26enne attivista del Pd “denigrata dai suoi”. Chiariamo all’ex sindaco Bitonci due circostanze: chi scrive non è “dei suoi” di nessun partito, mai stato iscritto infatti nè al Pd nè ad altre formazioni partitiche; inoltre se denigrare significa andare in fondo alle questioni e cercare di scrivere il vero, continueremo a denigrare, tanto nel centrodestra che nel centrosinistra. Concetti della politica che a volte si confondono, e che purtroppo, troppo spesso, l’islamofobia affratella.
Alberto Gottardo
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