“Cultura e turismo sono le due facce della stessa medaglia”.
E’ il “mantra” che Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom di Padova, ribadisce in qualsiasi situazione e a qualsiasi interlocutore.
“Così come è pacifico che un buon “appeal” culturale favorisce l’insediamento e lo sviluppo di negozi nelle aree interessate da una proposta culturale di livello”.
E Padova, secondo Bertin ma soprattutto secondo i dati, ha tutte le carte in regola per migliorare un risultato che il presidente dell’Ascom non giudica negativamente.
“Se consideriamo che abbiamo ancora un’offerta slegata – continua il presidente – e che in città mancano da tempo appuntamenti di rilievo, partire da una 18^ posizione nel panorama nazionale non credo sia un risultato da buttare. Di sicuro, come afferma l’assessore Colasio, definire meglio ciò che Padova può offrire al turista senza dimenticare il corollario di città murate, terme e Colli, può rappresentare un trampolino di lancio verso più ambiziosi traguardi”.
“Non dico – conclude Bertin – che Padova possa riprendersi il ruolo guida che ebbe nella cultura del Trecento, ma scalare qualche posizione in classifica credo sia non solo nelle aspettative ma anche nelle possibilità di un territorio, il nostro, che vanta alcune “esclusive” difficili da “clonare”. Quando cito il Santo, l’Università, l’Orto Botanico, il Prato della Valle, tanto per fare degli esempi, sottolineo delle eccellenze che abbinate ad un’offerta culturale “ragionata” possono dare slancio al nostro turismo e, di conseguenza, al nostro commercio che, tra l’altro, è un’eccellenza esso stesso ben rappresentato dai negozi Sotto il Salone che ne raccontano una storia lunga oltre 700 anni”.
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