Information and communication technology (Ict), ovvero la culla delle imprese legate
al settore dell’informatica e delle telecomunicazioni, dove le tecnologie digitali sono il “pane
quotidiano”. Un comparto fondamentale per lo sviluppo tecnologico e smart delle imprese e del
territorio, che vede Padova confermarsi sempre più “regina” a livello veneto e, più in generale, del
Nordest.
Sono 2.784 le imprese e unità locali attive a livello provinciale con una crescita su base annua del
2,2% pari in valore assoluto a +60 unità, che conferma dunque la crescita costante del settore
nell’ultimo decennio. Numeri che rendono Padova sempre più leader in Veneto, da anni al primo
posto fra le sette province sia come numero di imprese, sia come peso degli addetti (10.521
occupati). La provincia registra ancora un aumento al di sopra di quanto avviene per il Veneto
(+1,1%) e Italia (+1,3%) collocandosi al primo posto in regione e al terzo posto in Italia
considerando le prime 20 province per numero assoluto di imprese dopo Roma e Milano.
E’ questa la fotografia del Rapporto sul settore dell’informatica e delle telecomunicazioni
(ICT) in provincia di Padova al 30 giugno 2017, elaborato dall’Ufficio Studi e Statistica della
Camera di Commercio di Padova su dati InfoCamere.
Dai componenti elettronici alle schede elettroniche per computer e unità periferiche, dagli
apparecchi per telecomunicazioni ai prodotti dell’elettronica di consumo, fino ai servizi di
telecomunicazione, produzione software e alla consulenza informatica, il territorio padovano è una
miniera di attività industriali e terziarie legate all’Ict.
Padova si conferma al 1° posto in regione (con il 25,1% del totale Veneto di 11.107 unità alla
stessa data) e al 7° in Italia con il 2,1% del totale nazionale (su 132.517 unità in Italia).
A prevalere sono le attività di servizio, in cui è attivo il 93,9% (2.620 unità) del totale degli
insediamenti Ict padovani.
Tra le altre specializzazioni, Padova è anche la prima provincia in regione per entità di
insediamenti nei servizi delle telecomunicazioni (24,2% del totale Veneto, 11° posto in Italia) e altri
servizi informatici (23,7% con il 7°posto in Italia).
Il peso dei settori manifatturieri legati all’Ict (produzione di componentistica elettronica, di
apparecchi per telecomunicazioni e di elettronica di consumo) è conseguentemente più ridotto
rappresentando il 5,9% del totale.
A prevalere sono le società di capitali (45,2% pari a 954 unità), seguite dalle imprese individuali
(31% per 655 uimprese) e dalle società di persone (22,1% per 466 attività).
Secondo i dati del Rapporto camerale, Padova detiene il primato regionale anche per quanto
riguarda il numero degli addetti del settore, che sono 10.521 (9.327 nelle attività di servizio Ict e
1.194 nelle attività industriali Ict) su un totale veneto pari a 38.550 occupati. L’incidenza della
provincia a livello regionale è dunque del 27,3%, mentre su base nazionale il peso è del 2%
Padova al settimo posto in Italia per numero di addetti
Guardando al valore del fatturato delle società di capitali, gli ultimi dati disponibili riferiti al 2015
parlano di 886 milioni di euro, con la parte prevalente (61,7%) realizzata dalle società operative
nella produzione di software e consulenza informatica (per 546 milioni in valore assoluto), seguite
dalle società degli altri servizi informatici (16,8% per 149 milioni), dalle attività industriali (15,1%
per 134 milioni) e dai servizi di telecomunicazione (6,4% pari a 57 milioni). L’incidenza della
provincia sul totale del fatturato delle società venete dell’Ict è del 23,9% (fatturato regionale pari a
3,7 miliardi di euro).
“La costante leadership padovana in questo settore – interviene il presidente della Camera di
Commercio di Padova, Fernando Zilio – dimostra l’elevata capacità delle nostre imprese ad
innovare e a mantenersi fortemente competitive in un ambito dove ricerca e sviluppo devono
essere all’ordine del giorno. Siamo una provincia con una forte spinta all’economia digitale e la
Camera di Commercio di Padova sta investendo risorse e competenze per sviluppare, anche
assieme ad altri enti e realtà del territorio, strategie di lungo periodo che coinvolgano aziende e
sistema formativo per ottimizzare i percorsi della trasformazione digitale”.
