E dopo la visita del ministro alla Cappella degli Scrovegni tutti al maxi buffet: allagamenti e fulmini sul capolavoro di Giotto non interessano più a nessuno

 

L’ospite era d’onore e l’occasione è stata ghiotta. In tutti i sensi a giudicare dalla fotografia del buffet post conferenza di presentazione della nuova illuminazione della Cappella degli Scrovegni. Un rinfresco più che rinforzato, con camerieri in livrea, candelabri e bottiglie di spumante in ghiaccio a guarnire una tavola con decine di portate. Una tavolata di venti metri ricavata nel sottoportico a pochi centimetri dalle lapidi funerarie di epoca romana che adornano il chiostro del museo civico. D’altro canto l’occasione era di tutto rispetto: la visita alla Cappella degli Scrovegni del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Non è dato sapere se la cripta sotterranea, fatta visitare per prima all’allora sottosegretario Borletti Buitoni nel 2014 sia stata allagata dalle piogge di questi giorni. Rimane da risistemare poi il crocifisso mandato in frantumi da un fulmine nell’estate dello stesso anno. Ma di queste questioni non c’è stato tempo per sindaco e assessore alla cultura di occuparsi: il buffet post giro del museo civico incombeva. Sarà per la prossima volta.
L’appuntamento gastronomico è stato organizzato, va chiarito, dall’azienda sponsor della nuova illuminazione, iGuzzini, che ha sposato l’iniziativa mecenatistica e anche quella masticatoria.
Quello che segue è il comunicato stampa dell’iniziativa culturale, la foto di quella culinaria è tratta dal web:
iGuzzini continua il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. Dopo il celebre intervento che nel 2015 ha restituito nuova vita all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, l’azienda inaugura un innovativo impianto d’illuminazione presso la Cappella degli Scrovegni di Padova, volto a migliorare la fruizione degli inestimabili affreschi del maestro fiorentino e la gestione dell’impianto – realizzando in tal modo una pionieristica applicazione di luce intelligente nel settore dei beni culturali. Un accurato processo di analisi e di innovazione che dà avvio a un rapporto continuativo con la Cappella, a cui il Gruppo si impegna di suggerire negli anni a venire eventuali interventi migliorativi che si renderanno disponibili grazie alla continua evoluzione tecnologica delle soluzioni.

Il nuovo sistema di illuminazione IoT consente di realizzare un’operazione di “restauro percettivo” grazie all’integrazione di apparecchi a LED, sensori ambientali e applicazioni software su protocollo internet. Nella prima fase, i sensori, progettati ad hoc per la Cappella, misureranno le variazioni della luce naturale; i dati raccolti permetteranno quindi di attivare, nella seconda fase, attraverso uno specifico algoritmo evoluto, un sistema dinamico di luce intelligente, in grado di adattare la luce artificiale al modificarsi delle condizioni ambientali e apportare benefici di natura visiva e conservativa. La luce artificiale interagirà quindi dinamicamente con la luce naturale e si autoregolerà in temperatura colore e intensità fino al raggiungimento dei valori necessari a consentire sempre la migliore percezione possibile delle opere. Da subito, l’impianto garantirà una migliore resa cromatica e un risparmio energetico pari al 60% rispetto all’impianto precedente.

Il progetto, parte di una più ampia collaborazione tra iGuzzini e il Comune di Padova, realizzato con la supervisione della Commissione Scientifica Interdisciplinare per la Conservazione e Gestione della Cappella degli Scrovegni e in stretta collaborazione con la Sezione di Fotometria dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, consentirà una fruizione più emozionale, veritiera e immersiva delle magie cromatiche del maestro toscano.