Un manuale per una trasformazione responsabile della società, una guida necessaria all’equilibrio della convivenza civile: Ominiteismo e Demopraxia, il manifesto per una rigenerazione della società del maestro dell’arte povera Michelangelo Pistoletto sarà presentato in anteprima nazionale alla Fiera delle Parole domenica 8 ottobre nell’Aula Magna di Palazzo del Bo a Padova (ore 17.30). Un volume, edito da Chiarelettere e disponibile in libreria dal 5 ottobre, in cui l’artista biellese che ha ormai superato la soglia degli 80 anni e resta fra i 100 artisti più venduti al mondo, sintetizza gli esiti delle sue ricerche.
“Siamo giunti – è la sua riflessione – a un traguardo della storia ora dobbiamo compiere il passaggio necessario al proseguire di questa nostra civiltà. A Cittadellarte (la Fondazione costituita da Pistoletto, ndr) è nato un simbolo che indica la via verso il cambiamento della società. È il disegno del triplo cerchio. Esso rappresenta il Terzo Paradiso, ovvero il Terzo Tempo dell’umanità.
L’arte ha animato ogni passo della vicenda umana con la forza della creazione che le è propria. In questo frangente epocale essa traccia le prospettive del nuovo percorso, ne avvia il cammino e ne assume, anche praticamente, la guida. Il cambiamento inizia da due aspetti fondamentali, la religione e la politica. L’Ominiteismo, che combina il principio del panteismo con l’ateismo concentrandosi sulla capacità elaborativa della mente umana, pone sia le persone sia le istituzioni religiose di fronte a se stesse per un giudizio che non arriva dall’alto, ma mette ciascuno e tutti direttamente davanti alle proprie responsabilità. La responsabilità diviene così la prassi che regola e unisce tutte le parti della società. La Demopraxia sostituisce il termine “potere”, dal greco krátos (da cui deriva democrazia), con il termine “pratica”, dal greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l’imposizione del demo-potere”.
Il manifesto si conclude “con le indicazioni indispensabili per realizzare demopraticamente quello che è stato il sogno della Democrazia.” Ecco che ciascuno può esercitare la demopraxia, partendo dalle piccole occupazioni del quotidiano.
L’incontro al Bo sarà un’occasione unica per ascoltare la voce di un artista eclettico, che ha sempre affiancato l’attività artistica a un’instancabile attività di impegno civile su diversi fronti. Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali ottiene un largo riconoscimento partecipando alle mostre internazionali della Pop Art. Nel 1964 realizza i Plexiglass, che aprono la stagione dell’Arte Concettuale. Tra il 1965 e il 1966 produce gli Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Negli anni Novanta fonda a Biella Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, ponendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fi ne di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze politiche. In tale occasione l’artista annuncia la nascita del Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono a una nuova comprensione del mondo”. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale. Nello stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea.
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