Come è noto la maggior parte dei cacciatori ritiene e considera i propri cani “da caccia” come un mero strumento di attività venatoria alla stregua del fucile, stivali e cappello. Ecco perché non è poi cosi raro trovare nella campagne o presso le abitazioni di questi crudeli soggetti dei gabbiotti contenenti gli oggetti-cani in attesa di svolgere il proprio compito. Sono arrivate diverse segnalazioni al nostro infoline che, in zona S. Agostino- Albignasego a Padova, tre cani da caccia risultano segregati in uno spazio ristretto e maleodorante. Gli attivisti di 100% Animalisti dopo aver effettuato i dovuti sopraluoghi diurni hanno deciso di far scattare un blitz di protesta nella notte tra il 5 e il 6 Maggio, affiggendo diversi manifesti sul cancello di casa del proprietario in via caravaggio, 15 e presso le baracche dove i cani vivono, tra l’altro confinate con il parco giochi dei bambini in via Giorgione a Sant’Agostino – Albignasego. Riteniamo che ad ogni essere vivente debba essere garantita la propria dignità e un minimo di rispetto e cura che necessita. Un aforisma di un immenso filosofo tedesco recita “Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato”, ma purtroppo per chi, come i cacciatori, causano continuamente (per “sport”) morte violenta a centinaia di esseri indifesi, il concetto di “amore” deve essere inesistente nella propria vita. Gli attivisti di 100% Animalisti continueranno a monitorare la situazione di questi tre cani non escludendo altre azioni in loro favore.
100%animalisti