Vino, stop all’offensiva natalizia sui prodotti Doc veneti: l’appello di Coldiretti alla politica europea

 

Scongiurata l’offensiva natalizia dall’Unione Europea al vino di qualità, il cui consumo responsabile non può essere equiparato alle abitudini di altri Stati.  Grazie al gioco di squadra con il Governo Italiano e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue è stato preteso ed ottenuto che, in allegato al documento della Presidenza UE, venisse inserita una dichiarazione sulle Conclusioni del Consiglio Ue per evitare di assimilare abuso alcool Paesi del Nord con il consumo consapevole e limitato delle bevande alcoliche della tradizione italiana. “E’ un dettaglio fondamentale che disinnesca l’offensiva mossa in questi giorni al vino made in Italy- ricorda il direttore di Coldiretti Padova Giovanni Roncalli – prontamente denunciata da Coldiretti e Federalimentare, intervenute nei giorni scorsi proprio per chiedere l’impegno deciso del Governo per tutelare da una nuova caccia alle streghe il vino che è la punta di diamante della nostra filiera agroalimentare.

Nella dichiarazione si prende atto del fatto che il tema è di grande rilevanza per le politiche sanitarie Ue e quindi che l’Italia non intende ostacolare alcuna proposta, tuttavia si ricorda la positiva esperienza italiana che vede in generale il consumo medio della popolazione tra i più bassi in assoluto in Europa in un contesto di stile alimentare e di vita sano. 

Abbiamo neutralizzato così un attacco in piena regola mosso, guarda caso, proprio nel pieno delle vendite natalizie, il periodo dell’anno in cui il vino è uno dei prodotti alimentari più richiesti per i i pranzi e le cene delle Feste, i regali e le classiche ceste natalizie, dove le etichette venete sono sempre più apprezzate. Anche nella nostra provincia assistiamo in questi giorni ad un deciso aumento delle vendite per i vini Doc dei Colli Euganei, a partire dal Fior d’Arancio Docg, ideale per i brindisi, insieme alle altre varietà di bianchi e rossi che distinguono la nostra migliore produzione. E’ un periodo senz’altro positivo anche per le altre Doc padovane, Bagnoli, Corti Benedettine del Padovano e Merlara, nella cui produzione sono impegnate centinaia di aziende agricole. Non potevamo accettare che il nostro vino di qualità venisse messo sullo stesso piano di altri prodotti esteri”.

Coldiretti e Federalimentare insistono sulla necessità che l’Unione europea distingua tra consumo equilibrato di bevande alcoliche nella dieta mediterranea e l’abuso di alcol, anche per rimanere in linea con le indicazioni e il linguaggio delle organizzazioni internazionali quali OMS, che distinguono sempre l’ uso dannoso di alcol e dal semplice consumo.  Il vino in questi anni è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.