Luigi Di Maio e Patrizio Bertin: è scoppiato un amore? Presto per dirlo, ma intanto … siamo al sentiment

 

E’ presto per dire se le molte voci che si rincorrono in vista delle prossime elezioni politiche siano vere. C’è chi giura che dopo Federico Barbierato, direttore dell’Ascom impegnatosi in politica come sindaco ad Abano Terme, siano altre le candidature di sponda commerciante che si potrebbero profilare in vista delle prossime, anzi imminenti, elezioni politiche. E secondo i convinti di una discesa in campo di qualcuno di quell’area al fianco questa volta del Movimento 5 stelle, la visita di Luigi Di Maio, presidente del Consiglio in pectore in caso di vittoria del Movimento 5 stelle, sarebbe ben più di una visita di cortesia.
Si vota con ogni probabilità il 4 marzo. Il che vuol dire che tra un mese dovremmo sapere se queste siano solo illazioni o prove tecniche di unnuovo colpo di scena in casa Ascom Padova.

Qui sotto il comunicato stampa diffuso dall’associazione commercianti di Padova:
Campagna elettorale di fatto già cominciata e Ascom già impegnata con gli incontri istituzionali.
“L’idea – ha detto il presidente Patrizio Bertin – è quella di incontrare tutti i leader che ci chiederanno di poter avere un confronto. Con un obiettivo: cercare di capire quanto i loro propositi collimino con gli interessi del terziario”.
E così, sabato sera, un gruppo di rappresentanti di categoria ha incontrato, nella sede di piazza Bardella, il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, reduce da una giornata particolarmente intensa in Veneto.
Accompagnato dal senatore Giovanni Endrizzi e dal consigliere regionale Jacopo Berti, Di Maio si è intrattenuto per circa due ore con i rappresentanti del commercio, del turismo e dei servizi dapprima spiegando i punti cardine della proposta pentastellata per la piccola impresa e poi rispondendo alle domande dei presenti.
Più welfare, più attenzione alle famiglie, meno tasse sul lavoro e sul reddito per dare slancio ad un’economia imbrigliata da vincoli europei che vanno rinegoziati, chiusure festive (peraltro limitate a sei giornate su un pacchetto di dodici), taglio delle pensioni sopra i 5mila euro netti: questi alcuni dei punti toccati da Di Maio.
“Dicono che avanziamo queste proposte – ha detto il candidato premier dei 5 Stelle – perchè siamo sicuri che finiremo all’opposizione. Non è vero: avanziamo queste proposte perchè siamo convinti di poterle realizzare se, come credo, dopo le elezioni avremo la possibilità di governare“.
Attenzione alle piccolissime imprese, sicurezza, sanità, legge sui tempi di pagamento completamente disattesi dalla grande distribuzione, normative sul lavoro: questi alcuni dei temi sui quali i presenti hanno sollecitato l’on. Di Maio.
“E’ stato un incontro interessante e proficuo – ha commentato in chiusura il presidente Bertin – al quale speriamo ne possano seguire altri con i leader dei diversi raggruppamenti che si candidano a governare l’Italia. Di Maio ci è sembrato concreto e buon conoscitore del nostro mondo. Non nascondo che molte delle sue proposte fanno parte di un “sentiment” che anima da tempo il nostro mondo a cominciare dalla lotta alla burocrazia e ad un fisco nemico, dalla difesa del piccolo commercio all’incentivo al turismo. Ovviamente le campagne elettorali si caratterizzano per l’eccesso di promesse da parte di tutti (e per questo siamo abituati a farci la tara) ma va riconosciuto che sui temi che più ci stanno a cuore l’interlocutore ci è parso ferrato e motivato”.