Alla varietà e alla ricchezza del radicchio Maserà dedica l’edizione numero 19 della ormai classica festa che ha per protagonista un’autentica tipicità padovana. Sarà l’occasione per conoscere la bontà e la versatilità dei radicchi anche attraverso le degustazioni e gli assaggi in piazza. La provincia di Padova vanta il primato della produzione di radicchio di qualità, a partire dalla presenza di tutti i cinque radicchi veneti a marchio Igp: variegato di Castelfranco, Treviso precoce e tardivo, Chioggia, rosso di Verona. La nostra provincia, ricorda Coldiretti Padova, detiene il primato della produzione veneta di radicchio, con oltre 2.300 ettari, più di un terzo del totale regionale di 7.800 ettari. Solo nell’ultimo anno la superficie è cresciuta del 12% incrementando anche la produzione, a fronte di un’annata segnata dalla siccità. Il fatturato complessivo per il Veneto è di oltre 40 milioni di euro.
Il problema, però, resta il prezzo all’origine, troppo basso soprattutto nel pieno della stagione, ma destinato a triplicare o quadruplicare nei passaggi dal campo alla tavola. Il radicchio variegato di Castelfranco viene pagato ai produttori intorno meno di 1 euro al chilo, ricorda Coldiretti, e il tardivo di Treviso meno di 2 euro, per poi però essere venduto al dettaglio a più di 6-7 euro. Anche il Verona viene pagato all’ingrosso circa 1 euro mentre per il Chioggia il prezzo scende a 50 centesimi. Pochi spiccioli per un prodotto che richiede un lungo lavoro in campo.
Anche per garantire la giusta redditività agli agricoltori, a Maserà e dintorni un piccolo ma determinato gruppo di produttori, riuniti nel Consorzio ortofrutticoli tipici padovani, ha scommesso sulle varietà locali, molto apprezzate dai consumatori, come il radicchio Bianco Fior di Maserà e l’originale radicchio rosa, creando così un solido legame con il territorio d’origine e una forte identità del prodotto. “Abbiamo deciso non di non scendere a compromessi sul prezzo – afferma Roberto Rigato, presidente del Consorzio – stabilizzandoci sui 3 euro al chilo e non spingendo eccessivamente sulla produzione per non svalutare il prodotto. La qualità paga e devo dire che i nostri clienti, i negozi del territorio padovano, rispondono positivamente. La nostra è una piccola realtà con quattro aziende e 10 ettari, dai quali ricaviamo circa 400 quintali di radicchio l’anno. Produciamo un radicchio di qualità che il produttore sa riconoscere ed apprezzare, per questo siamo consapevoli che di aver intrapreso la strada giusta. Il Bianco Fior di Maserà è il nostro cavallo di battaglia e ora sta crescendo anche la varietà rosa. Stiamo pensando di consegnare ai negozianti nostri clienti un adesivo con il marchio del radicchio in modo da informare subito la clientela che in quel punto vendita è disponibile il vero radicchio di Maserà. Chiediamo un atto di responsabilità anche ai commercianti, invitandoli a non rincorrere le facili speculazioni a scapito dei consumatori. Il radicchio è uno dei prodotti padovani e veneti per eccellenza e può garantire il futuro di decine di aziende, a patto però che il prodotto non venga svalutato nella corsa sfrenata alla quantità che fa crollare i prezzi”.
Da 19 anni i produttori insieme al Comune di Maserà e alle Organizzazioni agricole padovane propongono con successo la manifestazione dedicata al radicchio e alle altre tipicità dell’agricoltura di casa nostra, il tutto con uno scopo benefico.
Domenica 21 gennaio per tutto il giorno la piazza del municipio ospiterà la Mostra mercato e concorso dei Radicchi Padovani, del Radicchio Bianco Fior di Maserà e dei prodotti tipici locali “made in Padova”. Alle 12.30 è in programma il pranzo degustazione di piatti a base di Radicchio in abbinamento ai vini D.O.C. “Bagnoli” e “Corti Benedettine del Padovano” e prodotti tipici padovani, su prenotazione e fino ad esaurimento posti al ristorante “6 per sempre” in piazza del Donatore (prenotazioni 049 8860023 – 345 1018678) e al Caffè Pertini (prenotazione 049 8860482). Nel pomeriggio alle 16 in piazza sarà proposta la tradizionale degustazione del risotto al radicchio, distribuita in centinaia di porzioni in collaborazione con le associazioni del territorio: Associazione Nazionale Carabinieri, Alpini, Protezione Civile, Fidas, Combattenti e Reduci, Federcaccia, Bocciofila Don Bosco. Il ricavato degli assaggi e delle degustazioni sarà devoluto alla Fondazione Città della Speranza di Padova, a favore delle attività di ricerca e di cura dei piccoli pazienti seguiti dall’associazione nell’ospedale padovano. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 28 gennaio.