Oggi è toccato alla Lega sfoggiare la sua punta di diamante. Luca Zaia, attuale Ministro per le Politiche Agricole, ha incontrato i cittadini della provincia di Padova. Una lunga camminata per i mercati e le strade del Padovano da Galliera Veneta a San Martino di Lupari, da Monselice a Piove di Sacco per chiudere a Padova. Sorrisi , battute, strette di mano, il Ministro fa breccia nella popolazione: “Certi ci chiedono come fa la Lega ad aver sempre più consensi – ha commentato il Ministro – basta seguirci per un giorno per capire che noi non abbiamo paura di incontrare la gente”. Durante l’aperitivo al Bar Margherita insieme ai rappresentanti della sezione di Padova, ha chiarito la sua visione sul futuro della Lega in Regione. «Qui in Veneto c’è aria di sorpasso» riferendosi alla Lega che potrebbe superare il Pdl in Veneto. «Bossi sulla questione è stato chiarissimo- spiega Zaia-, il prossimo presidente della Regione dovrà essere un leghista, un’opzione che prenderà forza anche dopo la nostra affermazione elettorale del prossimo fine settimana». «Per quel che mi riguarda- aggiunge- a decidere chi sarà il futuro presidente della Regione non è certo Galan». Non manca poi, prima di un abbraccio con i candidati del Pdl Marin e Degani, una stoccata alla sinistra ed a Zanonato: «Per i clandestini che sbarcano in Italia le nostre città si dividono in due: quelle accoglienti nei loro confronti e quelle no. Delle prime fanno parte Firenze o Padova, delle seconde Treviso e tutte quelle amministrazioni guidate da un leghista».
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