Il presidente di Confindustria scrive a Sergio Mattarella domani a palazzo del Bo

 

«Sono orgoglioso di poter rivolgere un particolare saluto e ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con la Sua presenza l’8 febbraio a Padova all’inaugurazione dell’anno accademico della sua prestigiosa Università pone con forza al centro i grandi temi dell’istruzione e della conoscenza, dell’Università e della ricerca, della formazione dei giovani e del dovere di dare un orizzonte di futuro alle loro aspirazioni e talento. Temi di cui l’impresa e l’Università devono farsi sempre più responsabili. Temi decisivi per lo sviluppo e quindi per il futuro del nostro Paese eppure del tutto estranei al dibattito elettorale, forse perchè non fanno guadagnare consenso. I giovani e le loro competenze sono la nostra speranza per il futuro delle comunità locali e dell’Italia, specie in una stagione di intensi, veloci e profondi cambiamenti. La poca occupazione giovanile è il nostro valore sprecato. L’esodo di migliaia di giovani dall’Italia e anche dal Veneto, quando è costretto, è un grave danno che impoverisce il tessuto sociale ed economico e a cui va posto rimedio, offrendo imprese attraenti, lavoro di qualità e prospettive di crescita, premiando il merito».

«Mi auguro che la dedizione del Capo dello Stato a questi temi e il Suo richiamo, nel quale ci riconosciamo pienamente, a proposte realistiche e concrete e al lavoro come prima, e più grave, questione sociale, anzitutto per i giovani, riportino il lavoro, gli investimenti nella scuola, Università e ricerca, oggi a livelli tra i più bassi in Europa, al centro di una campagna distratta e generica su questi temi, rivolta più alla pancia che all’intelligenza degli elettori. Serve un grande piano realizzabile per l’inclusione dei giovani, i partiti e le coalizioni non restino inerti».

Il Presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco affida a una nota il ringraziamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua presenza l’8 febbraio all’Università di Padova e per il suo significato.

«L’Università di Padova è un punto di eccellenza e un riferimento imprescindibile per la nostra comunità – dichiara Finco – per la formazione di tanti giovani di qualità, la diffusione della ricerca e della conoscenza al territorio e al sistema che produce. Dobbiamo misurarci con la nuova società globale, fondata sull’innovazione e sulla conoscenza. La risorsa fondamentale sono le persone, soprattutto i giovani, la loro intelligenza. Il potenziamento delle conoscenze, della formazione è una priorità fortemente connessa al lavoro. Nei prossimi dieci anni avremo bisogno di competenze e professionalità ancora sconosciute: dobbiamo farci trovare pronti e, nel frattempo, formare giovani qualificati, specie in ambito tecnico scientifico, ma soprattutto preparati al cambiamento e con una cultura trasversale e aperta al mondo, colmare il divario tra i mondi dell’istruzione e del lavoro, creare ponti affinchè le nostre aziende, Atenei, centri di ricerca possano attrarre i giovani che sono andati all’estero. Noi imprenditori dobbiamo anche cambiare il nostro approccio ai giovani e alle loro competenze, da riconoscere e pagare di più nelle nostre imprese».

«La buona politica è indispensabile, con il contributo che deve tornare a essere centrale dei corpi intermedi. Il significato della visita del Presidente Mattarella solleciti i partiti a un grande piano per l’inclusione dei giovani, che, a mio avviso, renda strutturale la decontribuzione per le assunzioni stabili e il credito di imposta alla formazione 4.0, stanzi adeguate risorse aggiuntive per gli Istituti Tecnici Superiori con l’obiettivo di 100mila iscritti entro il 2020, avvicini in cinque anni al 3% del Pil la spesa per la ricerca. Chiunque governerà il Paese riparta da queste priorità per essere all’altezza della sfida che il momento storico ci lancia».