“L’aumento delle tariffe per il parcheggio in piazza Rabin, in particolare per quanto riguarda gli abbonamenti mensili, non è una scelta dell’attuale amministrazione. Per il Comune è impossibile intervenire sulle tariffe perché sono quelle previste nel Piano economico e finanziario del progetto presentato e approvato ed è parte integrante della convenzione che regola la concessione”. Parole del vice sindaco ed assessore alla mobilità Arturo Lorenzoni che di fronte a quanto denunciato dalla stampa in questi giorni, allarga le braccia e non lascia intendere che ci possa essere alcuno spiraglio per i residenti in zona che usavano fino al 31 gennaio di quest’anno il parcheggio ad una tariffa di 30 euro al mese, che scendeva a 22 euro se fossero stati intestatari anche di un abbonamento ad Aps mobilità e scendeva a 8 euro nel caso dei dipendenti della Questura di Padova. Tutto finito, ora che il parcheggio è passato sotto la gestione di una azienda milanese.
«Le tariffe del parcheggio erano previste dal piano finanziario del project financing – precisa il Vicesindaco e assessore alla Mobilità Arturo Lorenzoni – I cambiamenti erano previsti dalla convenzione firmata anni fa e portata avanti dalle precedenti amministrazioni. Si tratta di un progetto dei primi anni duemila, poi modificato, ma su cui questa amministrazione non è potuta minimamente intervenire. Modificare ora la convenzione non è possibile». Gli aumenti delle tariffe di parcheggio sono legate al più ampio progetto di investimenti nell’area di piazza Rabin iniziato già da tempo. L’amministrazione attuale sta cercando comunque di ovviare ai disagi: «Ci rendiamo conto che per molte persone si tratta di condizioni particolarmente onerose – conclude il Vicesindaco – Stiamo lavorando per trovare delle soluzioni alternative per alcune categorie di utenza».