«Il 2018 potrebbe essere l’anno della svolta per il mercato dei buoni pasto» dichiara Matteo Toniolo, dirigente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova.
In effetti, per la prima volta in Italia, un’Associazione di esercenti “griffa” i ticket con il proprio marchio, garantendo le migliori condizioni economiche e le tempistiche di pagamento.
«Siamo passati – prosegue Toniolo – dalla protesta per un mercato insostenibile per noi esercenti, alla proposta di un buono pasto “sostenibile”, sul quale, è il caso di dirlo, ci mettiamo la faccia».
Non potendo diventare un’azienda emettitrice (i requisiti economici sono troppo impegnativi), l’APPE ha individuato in Pellegrini SpA un partner affidabile, serio e propositivo da coinvolgere nell’iniziativa.
«Tutti gli esercenti – conferma Toniolo – riconoscono in Pellegrini una delle migliori aziende emettitrici e, pertanto, ci è venuto naturale collaborare con loro, soprattutto in considerazione dell’importanza che danno, come facciamo noi, al buono pasto elettronico e a tutti gli aspetti collegati alla “filiera” dei buoni pasto, compresa la sostenibilità economica del mercato».
I buoni pasto emessi da Pellegrini con logo APPE, in formato cartaceo ed elettronico, potranno essere normalmente acquistati dalle aziende, per la distribuzione ai propri dipendenti e potranno essere utilizzati presso tutti gli esercizi convenzionati. Gli esercenti, associati APPE, che li ritireranno avranno, invece, un importante vantaggio economico, dato da una commissione ridotta rispetto a quelle ordinarie di mercato, oltre che da tempistiche di pagamento certe.
Questo è possibile perché il buono pasto Pellegrini-APPE sarà distribuito, con la promozione diretta degli esercenti, inizialmente ad una clientela medio-piccola situata a Padova.
«In Pellegrini siamo da sempre attenti alla qualità dei servizi che eroghiamo ai nostri clienti e al loro grado di soddisfazione. Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta di APPE per venire incontro alle esigenze degli esercenti medio-piccoli che operano nel territorio locale – commenta Davide Scaramuzza, Responsabile della Divisione Buoni Pasto di Pellegrini – Grazie a questo accordo siamo in grado di concedere una commissione omnicomprensiva a carico dell’esercente del 5% contro un valore medio che ormai si attesta al 10-12%, oltre che offrire un prodotto in linea con le esigenze del mercato, sempre più alla ricerca di strumenti semplici, veloci e sicuri».
La collaborazione APPE-Pellegrini ha, inoltre, un risvolto solidale: una quota del 50% del margine che deriverà dall’iniziativa, sarà destinata a finanziare progetti a favore delle persone svantaggiate, che saranno individuate insieme dagli esercenti e dalla stessa Pellegrini.
L’iniziativa è, per il momento, avviata in via sperimentale nella zona “Padova Uno”, dove una ventina di pubblici esercizi offre il servizio di ristorazione ai dipendenti dei tanti uffici del quartiere.
«Dopo questa prima fase – precisa Toniolo – è nostra volontà allargare la proposta a tutta la provincia di Padova, in modo da favorire il più possibile la diffusione di questo buono pasto “buono tre volte”: per l’esercente, per l’utilizzatore e per la società».