600, anzi 450 o forse 1.200. Comunque troppo pochi. La prevendita per i biglietti di curva ospiti a Busto Arsizio sta andando avanti in maniera carbonara, a singhiozzo, certamente in maniera ridicola. Ieri pomeriggio code di tifosi speranzosi si sono snodate davanti a punti vendita ticket one, con proteste da parte degli aficionados e biglietai ion difficoltà che hanno cercato di spiegare al popolo biancoscudato che non dipenmdeva da loro se dei 600 biglieti messi a disposizione 450 erano andati in fumo probabilmente ancora prima della prima ora di prevendita e dei 150 rimanenti non c’era traccia, con la prevendita bloccata. Al tifoso padovano da trasferta non resta che sperare che dalla Lega Pro arrivi un allargamento dei cordoni della borsa che potrebbe portare a 1.200 biglietti. Vada come vada sugli spalti e in campo rimane l’amarezza di un piccolo episodio che da l’idea di quanto questo Paese sia allo sbando: non si riesce a far rispettare le regole, dando invece la possibilità ad una società che è stata dichiarata fallita e che in qualsiasi altro paese sarebbe stata tolta dal campionato, di dettare regole a fisarmonica lasciando che si incaponisca a giocare in casa in uno stadio da nemmeno 4000 posti. Tutto normale in questo paese, rimasto in via di sviluppo, anche quando lo sviluppo se ne è andato da un pezzo. I problemi sono altri, si dirà. D’accordo: ma se non si riesce nemmeno a gestire un campionato di calcio come si può pensare di far risollevare un paese liberandolo dai problemi veri?
Alberto Gottardo
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